Roma, 11 apr. (askanews) – Secondo il Washington Post, dalla fuga di dati nei documenti statunitensi top secret trapelati emerge che l’Egitto ha pianificato segretamente di fornire razzi alla Russia. Secondo i file dell’intelligence statunitense, in particolare in una “parte di un documento top secret, datato 17 febbraio”, scrive il WP vengono riassunte “presunte conversazioni tra il presidente egiziano Abdel Fatah al Sissi e alti funzionari militari egiziani” si fa “riferimento anche a piani per fornire alla Russia munizioni di artiglieria e polvere da sparo. Nel documento, al Sisi ordina ai funzionari di mantenere segreta la produzione e la spedizione dei razzi ‘per evitare problemi con l’Occidente'”.
L’ambasciatore Ahmed Abu Zeid, portavoce del ministero degli Esteri egiziano, ha affermato che “la posizione dell’Egitto fin dall’inizio si basa sul non coinvolgimento in questa crisi e sull’impegno a mantenere equidistanza rispetto alle parti, pur affermando il sostegno dell’Egitto alla Carta delle Nazioni Unite e al diritto internazionale. Continuiamo a sollecitare entrambe le parti a cessare le ostilità e raggiungere una soluzione politica attraverso i negoziati”, ha affermato. Un funzionario del governo Usa, che ha parlato in forma anonima ha dichiarato: “Non siamo a conoscenza di alcuna esecuzione di quel piano. Non l’abbiamo visto accadere”. Il Washington Post sottolinea nei suoi articoli che l’Egitto è uno dei più stretti alleati degli Stati uniti in Medio Oriente e uno dei principali beneficiari degli aiuti statunitensi, e che il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti ha aperto un’indagine sulla fuga di documenti riservati.