Genova, 11 apr. (askanews) – Da metà febbraio a fine marzo il team di Medici Senza Frontiere ha assistito a 471 respingimenti durante le attività di monitoraggio alla frontiera di Ventimiglia. Lo ha reso noto l’organizzazione umanitaria internazionale che da febbraio ha attivato una clinica mobile per assistere i migranti a Ventimiglia.
L’equipe di Msf, composta da un medico, un’infermiera, un’ostetrica, una promotrice alla salute e due mediatori interculturali, ha raggiunto finora 330 persone, tra cui diverse donne e bambini, con attività di orientamento sociosanitario e di promozione alla salute ed ha effettuato 90 visite mediche e 23 visite ostetrico-ginecologiche.
“Incontriamo tantissime donne – ha spiegato Marina Castellano, responsabile medico del progetto di Msf a Ventimiglia – che spesso viaggiano sole con i loro bambini o incinte e che non accedono all’assistenza sanitaria da mesi o addirittura da anni. Abbiamo visitato una donna di 28 anni, originaria dell’Africa occidentale, rimasta incinta dopo le violenze subite in Libia, che al settimo mese di gravidanza ancora non aveva fatto alcun controllo medico”.