Roma, 11 apr. (askanews) – Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha incontrato questa mattina il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. All’incontro, informa un comunicato, che si è svolto nella sede del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, erano anche presenti il presidente di ISPRA, Stefano Laporta, il capo dipartimento della Protezione Civile della Provincia Autonoma di Trento, Raffaele De Col e, in collegamento, l’assessore provinciale all’Agricoltura Giulia Zanotelli.
Il presidente Fugatti ha evidenziato al Ministro la necessità di portare il progetto di reintroduzione dell’orso in Trentino, risalente al 1999, al suo obiettivo originario.
Pichetto Fratin ha confermato la piena collaborazione del Ministero dell’Ambiente e ha raccomandato al presidente Fugatti la massima condivisione con ISPRA delle procedure che porteranno all’individuazione dei soggetti ritenuti potenzialmente pericolosi per l’uomo, già responsabili di atteggiamenti aggressivi, nei confronti dei quali il presidente della Provincia Autonoma di Trento ha la facoltà di adottare misure di abbattimento.
Si è inoltre presa in considerazione la possibilità di dotare gli operatori di pubblica sicurezza, così come avviene in altre realtà internazionali, di dispositivi di difesa quali gli spray anti aggressione, sui quali non si ravvisano criticità da un punto di vista ambientale. In tal senso il ministro Pichetto si è detto disponibile a farsi portavoce da subito di questa richiesta con il ministro degli Interni, competente per materia.
Tra le possibili soluzioni prese in considerazione vi è inoltre quella di mettere a punto un piano di trasferimento di massa col mantenimento nella Provincia di Trento di un numero di soggetti sostenibili dal territorio.
A conclusione dell’incontro si è dunque stabilito di istituire un tavolo di confronto tecnico tra il Ministero dell’Ambiente – che su delega del ministro Pichetto sarà rappresentato dal sottosegretario Barbaro – ISPRA, Regione e Provincia Autonoma di Trento, al fine di valutare in tempi celeri ogni azione utile a proseguire l’originario progetto di reintroduzione dell’orso nell’arco Alpino, intervenendo sulle criticità che nel tempo si sono verificate.