Roma, 8 apr. (askanews) – Il Giappone, in cui domani si vota per elezioni locali, si trova ad affrontare un’inedita carenza di aspiranti eletti nelle amministrazioni locali. Secondo quanto riferisce il Nikkei, il 40 per cento dei candidati in quasi mille distretti elettorali verranno direttamente eletti per mancanza di concorrenti.
Gli elettori devono scegliere i governatori in nove prefetture (province), i sindaci in sei grandi città e i membri delle assemblea di 41 prefetture e 17 grandi città.
Circa 565 candidati, il 25% in totale, non corrono contro alcun avversario nelle assemblee prefettizie al voto, secondo il Ministero degli affari interni e delle comunicazioni. In 348 circoscrizioni elettorali, circa il 40% del totale, si candiderà solo il minimo dei candidati per andare al voto.
Il 23 aprile si terrà un secondo turno elettorale, con gli elettori che sceglieranno i sindaci e i membri dell’assemblea dei quartieri, delle città più piccole, dei paesi e dei villaggi.
L’esito del voto potrebbe essere un ulteriore stimolo al primo ministro Fumio Kishida per una possibile decisione di indire elezioni generali anticipate.
Il numero di elezioni non contestate è aumentato negli ultimi anni, in particolare nei piccoli comuni rurali dove la popolazione sta diminuendo rapidamente. La popolazione totale del Giappone è diminuita dello 0,43 per cento, circa 538.000 persone, nel solo 2022, a quanto ha riferito il governo. Ma anche nei comuni più grandi cresce la carenza di candidature.