Roma, 7 apr. (askanews) – Gli italiani ne sono sempre più convinti: una maggiore digitalizzazione della sanità sarebbe la soluzione ideale per la tutela della propria salute. Richiesta condivisa dai nostri connazionali, che si fa ancora più urgente tra gli under 34 (64%) e in chi ha figli a carico (56%). In particolare, il 66% degli over 18 vorrebbe poter gestire maggiormente, da pc/smartphone/tablet, la propria salute e le richieste e prenotazioni di visite, ricette ed esami medici. Anche complice la pandemia, infatti, la tecnologia è diventata d’uso comune e viene già utilizzata in ambito sanitario dall’89% di chi ha tra i 18 e i 34 anni, dal 77% di chi ha tra i 35 e i 54 anni e dal 61% degli over 55.
A rivelarlo, in occasione della Giornata Mondiale della Salute (World Health Day) che si celebra il 7 aprile e che quest’anno affronta proprio il tema della “salute per tutti”, è un’indagine condotta da Quorum/YouTrend per Doctolib – tech company che opera nel settore della sanità digitale e leader europeo con sedi in Francia, Germania e Italia – che ha coinvolto oltre 1.000 cittadini italiani online con più di 18 anni, per approfondire bisogni e aspettative in tema di salute e sanità, pubblica e privata.
“La difficoltà di prenotare o di organizzare visite con il proprio medico di famiglia (29% in media ma il dato arriva al 32% in chi ha figli a carico) e, in generale, di relazionarsi con il Servizio Sanitario Nazionale a distanza (24% in media che diventa 27% in chi ha figli a carico) sono tra le principali criticità emerse durante la pandemia per i cittadini” – afferma Nicola Brandolese, CEO di Doctolib Italia – “e hanno dimostrato che la sanità del futuro non può prescindere dalla tecnologia. Oggi i servizi digitali come la prenotazione delle visite, le possibilità offerte dalla telemedicina o le soluzioni per contattare più facilmente il proprio medico rispondono a un bisogno reale dei cittadini e dei professionisti della salute”.
Dalla survey emerge, infatti, che Il 47% degli utenti vorrebbe aumentare in futuro l’uso della tecnologia (48% tra 18-34 anni, 53% tra 35-54 anni, 42% degli over 55) e il 56% degli intervistati vorrebbe che la utilizzasse di più anche il proprio medico di famiglia.
Ma quali sono gli utilizzi attuali principali della tecnologia in ambito sanitario? Il più diffuso è sicuramente accedere online agli esiti delle analisi o degli esami. Una pratica alla quale ricorre in media il 49% degli interpellati e che riscuote particolari consensi nella fascia 18-34 anni (59%) e, a seguire, nella fascia 35-54 anni (54%). Al secondo posto il prenotare online le proprie visite dal medico di famiglia (30%) o da altri specialisti (29%). Un’abitudine per il 41% degli utenti tra i 18 e i 34 anni e il 34% tra i 35 e i 54 anni. Al terzo posto il prenotare online le visite per i propri familiari (20%). Un’opportunità che viene colta dal 31% di chi appartiene alla fascia 18-34 anni e dal 24% di chi ha tra 35 e 54 anni.
Ecco invece quali sono le misure più utili per rendere più accessibile il sistema sanitario per i cittadini secondo gli utenti che hanno partecipato all’indagine: riduzione delle pratiche burocratiche del medico di famiglia che così può dedicare più tempo ai pazienti (42%), una necessità espressa soprattutto dagli over 35; possibilità di prenotare in modo digitale visite specialistiche (27%), richiesta dal 41% degli utenti nella fascia 18-34 anni e dal 32% nella fascia 35-54 anni ma che diventa 36% in chi ha figli a carico; possibilità di relazionarsi in modo digitale con il proprio medico di famiglia (20%), richiesta dal 26% degli utenti nella fascia 18-34 anni e dal 22% nella fascia 35-54 anni ma che diventa 24% in chi ha figli a carico.