Verona, 5 apr. (askanews) – Una lenta ma continua evoluzione nel rapporto di genere con il vino, con un numero crescente di donne che nel tempo sta scoprendo il valore intrinseco e sociale del prodotto. È quanto emerge dall’Osservatorio sul mondo agricolo Enpaia-Censis, in merito al consumo di vino al femminile, presentato in occasione del Vinitaly a Verona.
Ha parlato Roberto Diacetti, Direttore Generale Fondazione Enpaia: “Le donne con un’età superiore ai diciotto anni, bevono vino di qualità, e lo dimostrano i numeri che segnalano una notevole crescita negli ultimi sette anni. La qualità viene premiata e anche le donne sono molto attente a questo aspetto. Il vino è al centro della convivialità Italiana. Questa è stata un’edizione del Vinitaly molto effervescente, all’insegna della produzione italiana”.
Un mercato sempre più rosa con oltre 12,1 milioni di donne che bevono vino: è il 46,7% delle donne italiane con un incremento percentuale nel periodo 2014-2021 del 15,5%, a fronte del 2,9% degli uomini. La ricerca dimostra che le donne, a differenza degli uomini, sanno bere responsabilmente e cercano sempre la qualità.
A parlarne è stato Francesco Maietta, Responsabile Area Consumer, Mercati privati, Istituzioni Censis: “Le donne sono sempre più protagoniste del mercato del vino in Italia: aumenta infatti il numero di consumatrici, in particolare tra le donne giovani. In netta maggioranza nella fruizione del vino le donne sono portatrici di una cultura evoluta, matura, nemica degli eccessi e attenta alla qualità”.
Per quanto riguarda le preferenze delle donne, in termini di tipologie di vino, dall’Osservatorio Enpaia-Censis emerge che la maggior parte delle donne preferisce i vini frizzanti. Gli uomini, molto più delle donne, concentrano invece le proprie preferenze sui rossi e bianchi fermi.