L’Aquila, 3 apr. (askanews) – Nuovo record per l’esportazione di vino abruzzese che nel 2022 ha superato il tetto dei 220 milioni di euro di fatturato, per la precisione 229 milioni, con una crescita rispetto all’anno precedente dell’otto per cento. Il dato è stato elaborato dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo sui dati del Centro Estero delle Camere di Commercio. Per quanto riguarda l’export destinati ai singoli Paesi, nel 2022, la Germania (20%) e gli Stati Uniti (13%) sono stati i principali mercati raggiunti dalle cantine abruzzesi, seguiti da Svizzera (9%), Regno Unito (9%), Canada (9%), Paesi Bassi (8%), Belgio (5%), Giappone (3%), Svezia (3%), Francia (3%), Cina (2%) Danimarca (1%), Australia (1%) e Austria (1%). Gli altri mercati valgono, complessivamente, il 13%. Per quanto riguarda i dati relativi all’imbottigliamento, nel 2022, si conferma la significativa presenza di vini abruzzesi nella Grande distribuzione, attestando la vendita complessiva a oltre un milione di ettolitri, dato che tradotto, nel mercato, corrisponde a oltre 130 milioni di bottiglie di vino abruzzese vendute nel mondo. Il vino più “amato” resta il Montepulciano d’Abruzzo, seguito dal Trebbiano d’Abruzzo e dal Cerasuolo d’Abruzzo. Segnali positivi arrivano dalla “Doc Abruzzo”, che con circa 2 milioni di bottiglie, valorizza i due vitigni “autoctoni” per eccellenza, in particolare il “Pecorino” e la “Passerina”. Nell’ambito della “Doc Abruzzo”, riscuotono successo anche le “bollicine abruzzesi”, che iniziano ad affermarsi con dati incoraggianti sia nel mercato nazionale che nel mercato internazionale.