Firenze, 3 apr. (askanews) – Rivoluzione green per i rifiuti in Toscana. Grazie all’impianto che si sta ultimando a Montespertoli e a un impianto analogo a Peccioli, sarà risolto, assicurano il presidente Eugenio Giani e l’assessore regionale Monia Monni, il problema dello smaltimento e riciclo del materiale organico. E’ il quadro tracciato durante il sopralluogo al cantiere del futuro biodigestore anaerobico di Montespertoli, dove oggi si trova un impianto di compostaggio e sono in corso i lavori per la realizzazione del nuovo digestore anaerobico per la produzione di biogas.
Giani ha precisato che “il biodigestore che sarà avviato entro fine anno consentirà non solo lo smaltimento dei rifiuti organici frutto della raccolta differenziata, ma la produzione di biometano, più che mai prezioso in questo momento storico. Una volta terminato, renderà possibile il trattamento e il riutilizzo di tutti i rifiuti organici dell’Ato Toscana Centro” “Questo impianto – ha spiegato l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni – sarà in grado di produrre 12 milioni di metri cubi di gas biologico derivato dal trattamento dei rifiuti organici entro la fine del 2023. E’ una risposta alla necessità di economia circolare di tutta la regione perché la Toscana oggi esporta 160.000 tonnellate di rifiuto organico, e questo è l’unico tipo di rifiuto che esportiamo fuori regione, mentre nel prossimo futuro, grazie a Casa Sartori e ad un impianto analogo nel Comune di Peccioli, diventeremo autosufficienti anche su questo fronte, e lo faremo nella maniera più sostenibile possibile: trasformando i nostri scarti verdi in compost, riutilizzabile come fertilizzante dalle aziende, e in metano, quanto mai importante in un momento di crisi energetica”.