San Pietroburgo, 3 apr. (askanews) – A seguito di un’esplosione in un caffè sull’argine Universitetskaya a San Pietroburgo, in cui è stato ucciso Vladlen Tatarsky (vero nome Maxim Fomin), Daria Trepova, sospettata di omicidio del blogger nazionalista russo, è stata fermata in un appartamento precedentemente affittato a San Pietroburgo.
Ecco cosa dice agli inquirenti davanti alla telecamera:
Agente: Capisci perchè sei stata trattenuta?
Trepova: Capisco.
Agente: Perchè?
Trepova: Io direi per essere arrivata sul luogo dell’uccisione di Vladlen Tatarsky.
Agente: Che cosa hai fatto?
Trepova: Ho portato la statuetta che è scoppiata.
Agente: E chi ti ha dato la statua?
Trepova: (sospira) posso dirlo più in là?
Daria è nata nella Capitale degli zar il 16 febbraio 1997. L’appartamento dove è stata fermata sarebbe di un amico di suo marito. La ragazza è arrivata a San Pietroburgo da Mosca, ma non aveva intenzione di rimanerci per molto tempo: biglietti per l’Uzbekistan erano stati acquistati dalla sospettata in precedenza.