Venezia, 3 apr. (askanews) – “L’edizione della Biennale Teatro di quest’anno verte proprio su Emerald, sul verde. Ogni anno abbiamo scelta una tinta e lo smeraldo è evocativo, perché richiama Emerald City del Mago di Oz, perché tutta l’edizione del festival è incentrata sull’incantesimo, il prodigio, il teatro come possibilità di catalizzare un’attenzione e soprattutto un rinnovamento. La possibilità di rivoluzionare. A partire dagli artisti, ma per poi portare questa ondata prodigiosa anche in platea, perché c’è bisogno di rinnovamento, c’è bisogno di una nuova assunzione di responsabilità. E attraverso il prodigio, inteso come rimessa in gioco e rimessa in discussione delle nostre certezze, false, possiamo forse gettare le basi per un futuro culturale più vicino a quelle che sono le nostre istanze”. Lo ha detto Stefano Ricci, che insieme a Gianni Forte (ricci/forte) dirige la Biennale Teatro, presentandoci l’edizione 2023 del festival internazionale veneziano, intitolata “Emerald”.