Trieste, 1 apr. (askanews) – Domani e lunedì il Friuli Venezia Giulia va alle urne per eleggere il presidente della Regione e rinnovare il Consiglio. E in 24 Comuni, tra cui Udine, per eleggere il sindaco e le assemblee municipali. Quattro i candidati presidenti, con 13 liste di supporto.
Con il presidente uscente Massimiliano Fedriga è schierato compatto il centrodestra: Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, oltre alle liste Fedriga Presidente e Autonomia responsabile.
Massimo Moretuzzo, consigliere regionale uscente, è sostenuto dal Partito democratico e Movimento 5 stelle, da Alleanza Verdi e Sinistra, Slovenska skupnost e Open Sinistra Fvg, quindi l’intero centrosinistra.
Alessandro Maran, già parlamentare Ds e Pd, nonché Scelta civica, corre per il Terzo Polo e può contare sull’appoggio di Azione-Italia Viva, +Europa e Renew Europe.
Giorgia Tripoli è alla prima esperienza politica. Candidata di “Insieme Liberi”, è il punto di riferimento di Italexit per l’Italia, Movimento 3V, Gilet Arancioni, Popolo della Famiglia e il Comitato UniUd contro il Green Pass.
Si vota domani, domenica 2 aprile, dalle 7 alle 23, e lunedì 3 aprile, dalle 7 alle 15. È eletto presidente della Regione chi ottiene il maggior numero di voti validi espressi. Alle liste collegate con il candidato eletto presidente spetta il 60% dei seggi se il candidato ha ottenuto più del 45% dei voti validi, oppure almeno il 55% dei seggi, se il candidato ha ottenuto una cifra elettorale uguale o inferiore al 45% dei voti validi. Il nuovo Consiglio regionale sarà composto da 48 consiglieri, di cui due sono il presidente eletto e il primo dei candidati presidente non eletto. Gli altri 46 seggi sono attribuiti alle liste a livello regionale e poi distribuiti, secondo un metodo proporzionale, tra i candidati consiglieri nelle cinque circoscrizioni in cui è suddiviso il territorio regionale (Trieste 9 consiglieri, Gorizia 5, Udine 17, Tolmezzo 3, Pordenone 12).
Alle ultime elezioni politiche il centrodestra ha sfiorato il 50% ed è pertanto convinto di poter riportare in sella il leghista Massimiliano Fedriga, con una novità: la vicepresidenza della Regione potrebbe transitare da Forza Italia a Fratelli d’Italia. Nel 2018 Fedriga vinse con il 57,09% dei voti.
Massimo Moretuzzo, esponente dell’Autonomia friulana, è riuscito a tenere insieme tutto il centrosinistra, quindi anche il M5S con il Pd. Nel capoluogo del Friuli, Udine, invece, il Pd è in corsa col Terzo Polo per il sindaco (con l’ex rettore dell’università, Alberto De Toni), mentre i pentastellati fanno corsa autonoma. Così come in autonomia corre il terzo Polo in Regione con Alessandro Maran, ex parlamentare Pd.
La campagna elettorale ha visto i candidati quotidianamente molto mobilitati, ma solo nelle ultime due settimane sono arrivati i leader nazionali a supporto. Matteo Salvini più di ogni altro, anche perché Fedriga, emulando il vicino Luca Zaia, è sceso in campo con una propria lista.
La sanità è stato il principale ‘campo di battaglia’ elettorale. Fedriga ha ripetutamente ricordato di aver triplicato le risorse per il settore, ma dagli altri candidati sono arrivate critiche pesanti, soprattutto per la mancata riorganizzazione (a loro avviso). Sul confine, specie a Trieste, ha tenuto banco anche il tema della sicurezza minacciata – secondo il centrodestra – da troppi ingressi clandestini attraverso la rotta balcanica. Non meno dibattuta la problematica del deficit demografico. Fedriga ha continuato a rivendicare le politiche per la famiglia, ma i competitor lo hanno incalzato osservando che non bastano i bonus.