Appalti, Nasi (Cirfood): grave non si modifichi revisione prezzi – askanews.it

Appalti, Nasi (Cirfood): grave non si modifichi revisione prezzi

Appello al governo: non vogliamo arricchirci, ma solo lavorare
Apr 1, 2023

Reggio Emilia, 1 apr. (askanews) – “Nessuno si vuole arricchire senza limiti, vogliamo solo poter continuare a lavorare”. Cirfood, la società Cooperativa italiana di ristorazione, lancia un appello al governo Meloni all’indomani dall’approvazione del nuovo codice degli appalti che, nella versione definitiva, non modifica la clausola della revisione prezzi che prevede il riconoscimento degli aumenti Istat ai servizi pubblici. “Un fatto molto grave” per chi, come Cirfood, svolge un “servizio strategico per il paese come la ristorazione collettiva”, come spiega la presidente Chiara Nasi, a margine dell’incontro “Nutrire il futuro. Dare valore al cibo nella scuola” al Cirfood District.

“È stato chiuso proprio in questi giorni il nuovo codice degli appalti – ha ricordato Nasi -. Non siamo ancora in possesso della stesura definitiva, però sappiamo che purtroppo non è stata modificata la clausola della revisione prezzi che prevede il riconoscimento degli aumenti Istat ai servizi pubblici, quindi ai servizi per le committenze pubbliche. Questo è un fatto molto grave perché già è un settore in ginocchio per tutto quello che è capitato in questi anni e a maggior ragione in questo momento di aumenti incontrollati e inflazione che è anche salita alle stelle. La stessa siccità porterà ancora inflazione sulle materie prime alimentari e noi abbiamo bisogno di poter contare sulla revisione dei nostri prezzi perché purtroppo i costi sono sono lievitati in modo molto elevato”.

“La ristorazione collettiva – ha aggiunto la presidente di Cirfood – è un servizio strategico per il paese, è welfare pubblico, è un servizio essenziale e deve essere sostenuto perché l’impoverimento di questo settore va a discapito proprio dei bambini, dei lavoratori, dei degenti negli ospedali. Quindi ci sentiamo di lanciare un appello anche al governo per porre l’attenzione su questo settore e poter affrontare insieme queste tematiche riconoscendogli un valore economico corretto, un giusto prezzo. Nessuno si vuole arricchire senza limiti ma vogliamo solo poter continuare a lavorare”.