Udine, 31 mar. (askanews) – L’eccellenza dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, unita alle grandi competenze e alle straordinarie capacità dei professionisti della salute e di tutto il personale che la compone, si pone “come un modello di riferimento per un cambiamento che deve essere necessariamente attuato nel sistema sanitario nazionale per continuare a garantire al cittadino il diritto alla salute sancito costituzionalmente, nei migliori termini di appropriatezza ed efficacia. Per questo la piena sinergia tra la Regione e il Governo centrale è fondamentale”. Questi, in sintesi, i concetti espressi dal vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi che, oggi pomeriggio, ha accompagnato il ministro dell’Università e della Ricerca in visita Anna Maria Bernini al presidio ospedaliero Santa Maria della Misericordia di Udine. Nel complimentarsi con i professionisti della salute e con i ricercatori del Fvg per la grande valenza dei loro risultati e per il loro costante impegno, il ministro dell’Università e della Ricerca ha concordato rispetto alla necessità espressa dal vicegovernatore di rivedere le modalità di accesso ai corsi universitari per medicina-chirurgia, all’impiego degli specializzandi e alla revisione all’accesso alle scuole di specializzazione. Il tutto in un’ottica che guarda all’esigenza impellente di investire in forma straordinaria, subito, sul capitale umano, per affrontare le difficoltà e le tensioni che caratterizzano oggi la sanità in Friuli Venezia Giulia così come in tutto il resto dell’Italia. Al ministro è stato illustrato il progetto per la creazione di una unica biobanca regionale, è stata illustrata l’attività del dipartimento di Medicina di laboratorio e quella dell’Oncologia di precisione, con successive visite al padiglione 5 che ospita il “Centro di addestramento e alta formazione”, e al dipartimento Testa-collo e Neuroscienze con la presentazione dei progetti Miur sull’umanizzazione delle cure. Si aggira attorno ai 10-15 milioni di euro la somma che ruota attorno al mondo della ricerca e di 1,5 milioni quella che ruota attorno alle sperimentazioni. In ambito ricerca e sperimentazioni, con fondi di 1 milione di euro della Regione, di Asufc e Ateneo di Udine, è attivo il progetto “Glioma” per traslazione e sviluppo pre-clinico di strategie terapeutiche innovative e predittive per l’ottimizzazione del trattamento dei tumori cerebrali. Quasi 5 milioni di euro sono impiegati per il supporto alla diagnosi di malattie rare tramite l’intelligenza artificiale. Altri ambiti di ricerca e sperimentazioni riguardano progetti del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, ricerca finalizzata, welfare, Telethon, Aifa con un coinvolgimento anche di altri enti regionali per un budget superiore al milione di euro. Sempre per le sperimentazioni, il fatturato medio annuo è di 1,5 milioni di euro, con 550 studi no profit di cui 80 attivati nel 2022, e 150 studi profit di cui 40 attivati nel 2022.