Chomsky e Loach, l'incontro (virtuale) sui media e tanto altro – askanews.it

Chomsky e Loach, l'incontro (virtuale) sui media e tanto altro

Dopo problema tecnico di settembre, sala piena al cinema Troisi
Mar 31, 2023

Roma, 31 mar. (askanews) – Dopo il problema tecnico di settembre scorso, il Piccolo America ci ha riprovato e il 29 marzo 2023 ha fatto dialogare due intellettuali giganti: il celeberrimo linguista e attivista politico statunitense Noam Chomsky, e il regista britannico e portavoce del cinema civile Ken Loach, collegati rispettivamente dall’Arizona e dall’Inghilterra. Un’ora di dialogo molto intenso, durante il quale si sono toccati temi al centro delle loro battaglie, a partire dal sistema di propaganda dei media mainstream.

“Ascolto la BBC, e ciò che mi colpisce ogni mattina – e in un certo senso ciò che mi dà l’energia per unirmi di nuovo alla battaglia – è che la Bbc è il più sofisticato strumento propagandista a favore dello Stato e dell’establishment – ha denunciato Loach, 86 anni – perché si presenta come totalmente indipendente, eppure non è così, esprime solo ciò che i ricchi e i privilegiati vogliono sentire”.

Chomsky, 94 anni, la mattina invece si informa sul New York Times, uno strumento secondo lui molto simile alla Bbc descritta da Loach. Ma internet – dicono – ci dà accesso a una vasta gamma di informazione senza filtri ed è su Al Jazeera che Chomsky ha fatto una scoperta inquietante:

“Si scopre che la Marina statunitense ha commissionato una nuova nave d’assalto e l’ha chiamata U.S.S. Fallujah: questa nave quindi prende il nome da una città dell’Iraq che è stata teatro di una delle peggiori atrocità compiute dalle forze statunitensi”.

Dal sabotaggio del gasdotto Nordstream, la cui possibile responsabilità, forse americana o ucraina ma molto probabilmente “non russa”, viene annebbiata da un'”abile propaganda”, al problema del lavoro, del precariato, supportato da parole ingannevoli come “flessibilità” e “modernizzazione”:

“Ecco quindi il problema che abbiamo: come sviluppare una lotta industriale contro il lavoro occasionale, contro la gig economy, quindi una lotta politica che cambi la struttura che dà origine alla gig economy”, si è chiesto Loach.

“È interessante: oggi l’aspirazione è quella di essere al servizio di un padrone per quasi tutta la vita”, ha aggiunto Chomsky.

A moderare l’incontro il presidente della Fondazione Piccolo America, Valerio Carocci, fresco di vittoria nella battaglia giudiziaria per salvare dalla demolizione lo stabile di Trastevere occupato negli anni passati. Mentre si avvicina settembre, e il primo compleanno del Cinema Troisi, Loach gli ha suggerito di cambiare il nome della Fondazione…

“America è proprio triste, magari Cinema De Sica sarebbe fantastico”.

Servizio di Stefania Cuccato

Montaggio: Claudia Berardicurti

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