Prosciutto di Parma: elimineremo 90 milioni di vaschette plastica – askanews.it

Prosciutto di Parma: elimineremo 90 milioni di vaschette plastica

Gli obiettivi del consorzio che ha rinnovato anche disciplinare
Mar 30, 2023

Parma, 30 mar. (askanews) – Il Parma è una delizia. Tant’è che non si spende neanche la parola prosciutto, basta dire Parma. E una delizia ha bisogno di liberarsi per arrivare al gusto di chi lo può apprezzare. Ma liberarsi da cosa? Adesso il Parma vuole liberarsi dalla plastica. Necessaria perché e il modo per arrivare a tutti (nel mondo si calcola che siano 90 milioni le confezioni di prosciutto in fette), ma nello stesso tempo sappiamo che è una nemica dichiarata dell’ambiente. E allora il Parma proverà ad arrivare ovunque avvolto nella carta anziché nelle vaschette di plastica. Sembra utopico, ma i produttori del consorzio traguardano questo obiettivo per i prossimi anni, seguendo quanto emerso da uno studio realizzato negli ultimi due anni e presentato a Cibus connecting.

“Noi contiamo in tempi relativamente brevi di cambiare dalla plastica alla carta – dice Paolo Tramelli, marketing manager del Consorzio del Prosciutto di Parma -. Questo procedimento consente una conservazione addirittura migliore. Per passare poi a un materiale completamente compostabile. Per questo ci vorrà un po’ più di tempo perché lo studio su questi materiali è in corso. Un domani però si arriverà sia all’utilizzo di materiali completamente riciclati che compostabili”.

Pensiamo solo al contenitore o al contenuto? E’ possibile migliorare ancora un prodotto che è già un’eccellenza riconosciuta ovunque? “Certo che è possibile” dicono quelli del consorzio che hanno messo mano al rigoroso disciplinare introducendo importanti migliorie. “Si parte dalla genetica dei maiali fino ad arrivare alla stagionatura, che aumenterà, e alla riduzione del tenore del sale presente nel prosciutto – aggiunge Tramelli -. Quindi un insieme di regole che ci aiuteranno a rendere la dop Prosciutto di Parma ancora più distintiva rispetto al prosciutto crudo generico e anche una maggiore trasparenza e rafforzamento dei controlli”.