Roma, 30 mar. (askanews) – Con il forte calo delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela nel II trimestre del 2023 si riduce del -55,3%.
La crescita dei prezzi all’ingrosso nell’ultimo anno e il loro mantenersi comunque su livelli elevati (pur se in riduzione), spiega l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente “si riflette ancora sulla spesa complessiva per la bolletta elettrica. In termini di effetti finali la spesa per la famiglia-tipo (ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW) nell’anno scorrevole (compreso tra il primo luglio 2022 e il 30 giugno 2023) sarà di circa 1.267 euro, +33,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° luglio 2021- 30 giugno 2022)”. Rimane quindi ancora rilevante il supporto fornito dai bonus sociali energia a sostegno delle famiglie.
“Attuando quanto previsto dal Governo nel decreto approvato lo scorso 28 marzo, l’Arera è intervenuta sugli oneri generali di sistema azzerandoli anche per il prossimo trimestre per la generalità dei clienti gas e confermando il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas per le famiglie con livello Isee fino a 15.000 euro (con il livello Isee per le famiglie numerose, con almeno 4 figli a carico, che sale a 30.000 euro). Gli oneri generali di sistema vengono invece riattivati per tutti i clienti elettrici, comprese le utenze domestiche”.