Roma, 29 mar. (askanews) – “Il centrodestra sta sovvertendo l’esito delle votazioni delle elezioni politiche del 2022 in Calabria”. Così Carmela Auriemma, vicepresidente della Giunta per le elezioni, nel corso della conferenza stampa nella sede del MoVimento 5 Stelle, assieme al leader Giuseppe Conte, al capogruppo alla Camera, Francesco Silvestri, alla vicecapogruppo, Vittoria Baldino, alla capogruppo in Giunta delle elezioni, Stefania Ascari. Incontro convocato per denunciare il tentativo della maggioranza di “stravolgere il risultato elettorale” per “garantire l’assegnazione di un seggio in Calabria ad un candidato di Forza Italia”.
“Ci troviamo di fronte a un fatto gravissimo dal punto di vista politico”, ha rimarcato Ascari. “La maggioranza vuole cambiare le regole che gli elettori hanno osservato dentro l’urna per esprimere il proprio voto. Ma in questo modo si sovvertono i principi di legalità posti alla base della nostra Costituzione”.
“Stiamo assistendo a un colpo di mano a colpi di maggioranza”, ha aggiunto Baldino. “Credono che con i numeri si possa fare di tutto, in barba al principio democratico. Ma non si cambiano le regole ex post, non si possono cambiare le regole dopo che la partita è stata giocata a danno degli elettori”. Per Baldino “questo emendamento presentato dalla maggioranza potrebbe avere delle conseguenze in generale in tutto il Paese, anche sul piano della ripartizione dei seggi nel proporzionale”.
“Se necessario ci rivolgeremo anche al presidente della Repubblica, garante della Costituzione”, ha sottolineato Silvestri. “I principi della nostra Carta non possono essere cancellati a colpi di maggioranza”.
“Dobbiamo convenire che la nostra democrazia è malata e il segno più evidente della patologia è la sfiducia dei cittadini. Non affrettiamo il definitivo collasso cambiando le regole per le elezioni, come si sta tentando di fare dalla maggioranza nella Giunta per le elezioni”, ha detto Conte. “Non c’è alcun dubbio interpretativo” sul regolamento del ministero dell’Interno per le elezioni del 25 settembre scorso. “Modificarlo ora sarebbe grave e discriminatorio per chi ha rispettato le regole”, ha aggiunto.