Firenze, 27 mar. (askanews) – “E’ la prima volta da molti anni a questa parte che tutti i Centri di riabilitazione che si occupano di disabilità intellettiva e relazionale grave e gravissima, molti gestiti dalle stesse famiglie dei disabili, parlano di risorse in un contesto pubblico. Il nostro è un grido d’allarme alle istituzioni, non possiamo tacere queste difficoltà, andare avanti in questi limiti finanziari è sempre più difficile”. Lo ha detto Roberto Cutajar, direttore generale dell’Istituto Scientifico Stella Maris, nel convegno svoltosi stamani nella sala Brunelleschi dell’Opera del Duomo, a Firenze, organizzato da Asir (Associazione scientifica degli istituti di riabilitazione toscani) dal titolo “I centri di riabilitazione della disabilità neuropsichica grave e gravissima in Regione Toscana: riflessioni sullo stato attuale, problemi e prospettive”.
Un convegno che ha visto intervenire rappresentanti dei Centri di riabilitazione e soggetti istituzionali che si sono confrontati sul tema della disabilità intellettiva e dei disturbi del neurosviluppo.
Nel corso del convegno sono intervenuti Francesca Faggi, che ha presentato un caso di un disabile grave, gli esiti positivi del suo trattamento e la necessità di integrare le risorse insufficienti fornite dal sistema pubblico con risorse della stessa Fondazione Santa Rita, Marco Armellini, Direttore Area Salute Mentale Infanzia dell’Ausl Toscana Centro, mentre ha portato un suo saluto l’assessore al welfare del Comune di Firenze Sara Funaro. I lavori si sono quindi conclusi con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato i Presidenti delle varie Associazioni dei familiari e Centri di riabilitazione – Vittorio d’Oriano di Anffas Firenze, Leandro Lombardi della Fondazione San Sebastiano, Luciano Pieri di Pamapi, Franca Pratesi del CTE, Silvia Sciamacca di Aiaba e Mauro Torselli di ODA – che hanno richiesto vivamente che la Regione torni a dare al settore l’attenzione necessaria.