Roma, 27 mar. (askanews) – Si terrà mercoledì 29 marzo, alle ore 11, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, la cerimonia di consegna del “Premio di laurea Gino Giugni”, per la migliore tesi di laurea magistrale in Diritto sindacale e Relazioni industriali, giunto alla VI edizione.
La Commissione giudicatrice per la miglior tesi di laurea magistrale sui temi di Diritto sindacale e relazioni industriali, presieduta dalla prof.ssa Ida Regalia e composta anche dalle prof.sse Marina Brollo e Patrizia Tullini, a conclusione dei suoi lavori ha deliberato di assegnare il Premio – per la particolare pertinenza del tema trattato, il grado di approfondimento scientifico e di rigore nella trattazione – alla tesi del Dott. Marco Casiello, laureato con lode, presso l’Università di Foggia, dal titolo “Contratto collettivo e lavoro autonomo” (Rel. Prof.ssa M. D’Onghia).
Il “Premio Gino Giugni” ha una cadenza biennale ed è stato istituito dalla Commissione di garanzia sugli scioperi – si legge in una nota – per onorare la memoria di un grande giuslavorista e uomo delle istituzioni che ha avuto un fondamentale ruolo nella legislazione del lavoro del nostro Paese.
Gino Giugni è noto, soprattutto, come il padre dello Statuto dei lavoratori, ma quasi tutte le leggi sul lavoro, dagli anni ’60 fino al 2000, e i grandi accordi interconfederali sulle politiche del lavoro hanno visto un suo rilevante ruolo. Il contributo di Giugni alla legge 146 del 1990, che regolamenta lo sciopero nei servizi pubblici essenziali, è stato fondamentale, sia come studioso e ispiratore di buona parte dei contenuti, sia come legislatore, in qualità di Presidente della Commissione Lavoro del Senato, che nel 1990 licenziò il testo definitivo della legge e, dopo, come garante dell’attuazione della legge, in qualità di Presidente della Commissione di garanzia (dal 1996 al 2002). Gran parte dei contenuti della riforma della 146, intervenuta con la legge n.83 del 2000, sono ispirati dagli orientamenti espressi dall’Autorità di garanzia sotto la presidenza Giugni.
La collocazione della cerimonia presso uno dei rami del Parlamento vuole, appunto, sottolineare – prosegue il comunicato – il ruolo di Giugni (che è stato Ministro del Lavoro e parlamentare per un lungo periodo) a servizio delle istituzioni e come riformatore.
A questa VI edizione del Premio hanno partecipato 6 tesi di laurea provenienti da prestigiose Università del nostro Paese. Si tratta di elaborati verso i quali la Commissione giudicatrice ha espresso pieno ed unanime apprezzamento, per il livello di qualità e di serietà nella trattazione.