Milano, 23 mar. (askanews) – Tradurre in un’impronta visiva le emozioni e le sensazioni olfattive, gustative e tattili che può regalare un vino. Questo il mandato che l’Azienda agricola Arnaldo Caprai ha affidato all’artista mantovana Giulia Bernardelli, in arte Bernulia, per il progetto “Impronta del Sagrantino”, lanciato “in occasione dei 30 anni della DOCG Montefalco Sagrantino. Questi lavori saranno presentati a Vinitaly, alla presenza di Bernulia, il 2 aprile alle 11.30 presso lo stand della cantina.
Si tratta di quattro opere d’arte “effimere” (cifra stilistica di Bernulia), lavori che nascono da elementi naturali o alimentari, che scompaiono dopo la loro realizzazione. Opere che hanno dato forma anche all’immaginario legato alle persone, al territorio e alla natura, le sfumature delle stagioni, i profumi, le tradizioni e la storia del territorio di Montefalco.
“Queste caratteristiche ci sono sembrate perfette per cercare di rappresentare in modo visivo e artistico il nostro Sagrantino e la sua personalità piena di sfaccettature: anche il vino è natura, è alimento ed è, a tutti gli effetti, effimero, perché il suo scopo è quello di essere consumato” ha dichiarato Marco Caprai, aggiungendo che “in ultimo, ma non per ultimo, anche il vino è arte, e da sempre la nostra cantina è legata a questo mondo, in primis con il progetto ‘Caprai4Love'”.
“Il vino è un elemento particolarmente complesso: ho cercato quindi di trasmettere questa complessità attraverso composizioni molto diverse tra loro” ha spiegato Bernulia, sottolineando che “è stato un viaggio che si è trasformato nel corso del tempo, e da un tipo di composizione più materica ho sentito la necessità di andare verso l’astrazione per esprimere a pieno il senso e l’impronta del Sagrantino”.