Toshiba, cordata giapponese la comprerà per 14 miliardi di euro – askanews.it

Toshiba, cordata giapponese la comprerà per 14 miliardi di euro

Approvata la venditas del gruppo da anni in gravi difficoltà
Mar 23, 2023

Roma, 23 mar. (askanews) – Il gigante dell’elettronica giapponese da anni in difficoltà, Toshiba, ha accettato un’offerta d’acquisizione da parte di una cordata di investitori giapponesi tra i quali quelli inclusi nel fondo Japan Industrial Partners. Lo ha scritto oggi il Nikkei, che stima l’operazione in 2mila miliardi di yen (14 miliardi di euro).

Il consiglio d’amministrazione della compagnia ha approvato – secondo quanto scrivono Nikkei e Financial Times – l’acquisizione in una riunione odierna. JIP presenterà un’offerta d’acquisto ed effettuerà un delisting di Toshiba.

L’acquisizione porrà termine al lungo processo di ristrutturazione di Toshiba, iniziata con la prima offerta di acquisto che risale a due anni fa.

La decisione è stata assunta dal consiglio d’amministrazione dopo colloqui con un comitato speciale formato da esterni.

JIP adesso dovrà procedere con una serie di procedure volte a soddisfare le leggi sulla competizione e le altre norme. Quando avrà ottenuto le autorizzazioni regolatorie, acquisterà le azioni dagli attuali azionisti e toglierà Toshiba dalla borsa.

A finanziare l’acquisizione sono circa 20 compagnie giapponesi tra le quali ci sono Rohm, Orix, Chubu Electric Power, Una parte del finanziamento, poi, arriverà da banche nipponiche.

Il controllo di Toshiba, che ha al momento nel suo azionariato molti attivisti, verrà passato a una singola compagnia che renderà più semplici i suoi processi decisionali.

JIP ha presentato le sue intenzioni un anno fa e a novembre ha reso nota la sua offerta preventiva. Un messe fa ha depositato una proposta finale, dopo aver acquisito gli impegni dalle banche.

Toshiba era stata già nel mirino della CVC Capital Partners, il fondo europeo, ad aprile due anni fa, che aveva presentato un’offerta preliminare di acqusizione. Tuttavia le negoziazioni non portarono da nessuna parte, anche perché la normativa giapponese pone dei vincoli alle acquisizioni da parte di soggetti esteri in settori strategici per la sicurezza nazionale e Toshiba è impegnata nel nucleare.

A novembre del 2021 il management – da anni in conflitto con gli azionisti attivisti – aveva presentato un piano per spezzare in tre parti la compagnia. Poi il piano era stato ridimensionato, con una divisione in due. Ma comunque il progetto era caduto all’Assemblea degli azionisti, dopo un voto contrario. A quel punto restava solo la strada della vendita e del delisting.