Roma, 23 mar. (askanews) – E’ stata estesa la sospensione cautelare per la docente dell’istituto Capuana-Pardo di Castelvetrano indagata nell’ambito dell’inchiesta sui fiancheggiatori del boss Matteo Messina Denaro. In merito alla questione oggi il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha incontrato l’assessore all’istruzione e alla formazione professionale della Regione Siciliana, Girolamo Turano e il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, Giuseppe Pierro.
In una nota si spiega che durante l’incontro è stato comunicato che l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia già martedì ha convalidato il provvedimento di sospensione cautelare nei confronti della docente, che è stato inoltre esteso fino alla definizione del procedimento penale. In parallelo – si aaggiunge – è stato attivato un procedimento disciplinare volto ad accertare ogni ulteriore elemento per valutare la condotta della docente.
L’assessore Turano ha spiegato: “Ringrazio il ministro Valditara per avermi ricevuto oggi e per il proficuo scambio di opinioni avuto durante il nostro cordiale colloquio che ha preso lo spunto dalla vicenda dell’insegnante sospesa dall’Istituto comprensivo Capuana-Pardo di Castelvetrano. Chi mantiene atteggiamenti ambigui o complici nei confronti dei mafiosi non può mettere piede in un’aula scolastica e oggi grazie al ministro Valditara e all’Ufficio scolastico regionale abbiamo raggiunto questo risultato”.
L’esponente del governo regionale dell’isola ha poi aggiunto: “Io e il ministro conveniamo entrambi sulla necessità di una linea rigida e univoca rispetto alla necessità di proseguire a tempo indeterminato la sospensione dell’insegnante Bonafede dal servizio e la sua tanto opportuna, quanto indispensabile, lontananza sine die da un’aula scolastica, dove notoriamente si coltivano fin dall’infanzia valori di etica, rispetto e legalità”.
Il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, ha aggiunto: “Condivido appieno il provvedimento del ministro Valditara. Non possono esserci situazioni ambigue e per di più all’interno di un istituto scolastico. I bambini, durante la loro crescita, hanno bisogno di esempi positivi e, certamente, il comportamento dell’insegnante non è tale. Bene ha fatto anche l’assessore Turano a condannare l’atteggiamento equivoco, sollecitando provvedimenti rigorosi”.