Città del Vaticano, 23 mar. (askanews) – Il messaggio e il “seme” di speranza lanciato da Papa Francesco al mondo, quasi impersonificato nell’immagine storica della sua preghiera solitaria sul sagrato deserto di piazza San Pietro nel periodo più cupo del Covid, il 27 marzo del 2020, verrà lanciato nello spazio. Quest’anno, infatti, grazie alla collaborazione di varie realtà come l’Agenzia Spaziale Italiana, il Cnr e il Politecnico di Torino, “quel seme di speranza volerà nello spazio in modalità del tutto inconsuete, tecnologicamente molto avanzate e culturalmente inedite per diffondere ulteriormente il suo messaggio universale dando vita a diverse iniziative connesse”, annuncia il Vaticano che spiegherà nel dettaglio l’iniziativa nel corso di una conferenza stampa.
“La potenza delle immagini e le parole del Santo Padre – si spiega – hanno segnato il mondo. A partire da quel giorno sono nate diverse iniziative affinché questo evento non venisse dimenticato, ma anzi mantenesse la sua forza trainante per andare non solo oltre la pandemia, ma anche per rendere più forti e ricchi di speranza in ogni momento di difficoltà, rammentando che nessuno si salva da solo”. Ed è così che nel 2021, un anno dopo quell’evento, la ‘Statio Orbis’ con le parole, le immagini e le meditazioni del Papa, anche dei giorni successivi, sono diventati una pubblicazione che nel 2022 è stata depositata presso la Banca mondiale dei semi, nello Svalbard Seed Vault, come “seme di speranza”. Ecco ora che questo volume sarà nello spazio come testimonianza di rinascita e di vita.