Patto stabilità, Nagel boccia le proposte della Commissione europea – askanews.it

Patto stabilità, Nagel boccia le proposte della Commissione europea

Secondo il capo della Bundesbank le regole peggiorerebbero
Mar 22, 2023

Roma, 22 mar. (askanews) – Il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel ha duramente criticato le proposte di revisione del Patto di stabilità e di crescita della Commissione europea: invece di migliorare le regole “farebbero l’opposto”. E durante un intervento a Londra, ha evocato il rischio di “dominanza di Bilancio” sulla politica monetaria.

“Fin dall’inizio, le proposte della Commissione europea non mi hanno convinto. Ho espresso dubbi sul fatto che un approccio simile porti a un miglioramento delle regole di bilancio, piuttosto penso che farà l’opposto – ha affermato all’Official Monetary and Financial Institutions Forum -. La commissione propone piani di aggiustamento pluriennali. Questi piani dovrebbero essere concordati dalla Commissione e da ogni Stato membro. Si terrebbe conto delle sfide individuali sui debiti pubblici, così come di riforme e investimenti”.

“Dal mio punto di vista un approccio di questo tipo è difficilmente compatibile con l’obiettivo di regole di bilancio vincolanti chiare, trasparenti e comuni per tutti gli Stati membri – ha proseguito -. Implica margini per gli Stati membri assieme a un alto livello di discrezionalità sui giudizi della Commissione. E vigilare sull’attuazione sarebbe altamente complesso”.

“Queste sfide verrebbero aggravate se le regole tenessero conto di riforme e piani di investimento. Gli obiettivi di bilancio verrebbero annacquati con altri obiettivi. In combinazione con l’orizzonte pluriennale questo solleva dubbi sul se il rinviare diventerebbe il nuovo paradigma per gli sforzi di bilancio. Sono preoccupato che regole simili non riuscirebbero a contribuire a una riduzione affidabile dei livelli di debito pubblico”, ha avvertito il numero uno della banca centrale tedesca.

“E questo sarebbe un fardello per la politica monetaria”. Nagel, infatti, citando l’economista statunitense Michael Woodford ha parlato del rischio di “fiscal dominance”. Più sale il debito pubblico, più aumenta la pressione sulla banca centrale affinché per prevenire una crisi di insolvenza dello Stato finisca per non dare priorità alla lotta inflazionistica. “In casi estremi il ruolo della politica di bilancio e della politica monetaria verrebbero invertiti: la Banca centrale stabilizza il debito e il livello di inflazione viene determinato da priorità di bilancio”, ha detto.