Mosca, 22 mar. (askanews) – L’invio da parte di Londra all’Ucraina di munizioni contenenti uranio impoverito rappresenterebbe un “serio aggravamento” del conflitto: lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, il giorno dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato che il suo Paese “sarà costretto a reagire” in caso di fornitura di munizioni del genere.
“Tutti si ricordano come durante il conflitto in Jugoslavia, decine di migliaia di civili e coloro che hanno utilizzato queste munizioni, i soldati della Nato, abbiano sofferto”, ha detto Lavrov, sulle possibili forniture britanniche di proiettili all’uranio impoverito all’Ucraina.
“C’è stato un aumento dei tumori, il terreno è stato contaminato”, ha aggiunto.
“L’uso delle munizioni all’uranio impoverito ridurrebbe dratsticamente, ovvero distruggerebbe la capacità dell’Ucraina di produrre cibo non contaminato”, ha inoltre sottolinato.
Martedì 21 marzo, la vice-ministra della Difesa britannica, la baronessa Annabel Goldie, aveva dichiarato durante un’audizione in una commissione parlamentare che Londra fornirà all’Ucraina munizioni per carri armati all’uranio impoverito, compresi proiettili perforanti per i carri armati Challenger 2.