Roma, 22 mar. (askanews) – Gli Stati uniti mettono “in pericolo” la pace e la stabilità in Asia-Pacifico, aumentando il proprio dispiegamento militare nella regione. L’ha affermato oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, all’indomani del summit del Cremlino tra il presidente Xi Jinping e il leader russo Vladimir Putin.
Wang, rispondendo nella quotidiana conferenza stampa a una domanda sulle attività militari congiunte tra Washington alla Filippine, ha inoltre invitato i paesi della regione a non farsi “utilizzare” dagli Stati uniti.
“E’ convinzione costante della Cina che la cooperazione in materia di difesa e sicurezza tra i paesi debba favorire la pace e la stabilità regionali e non mirare o danneggiare gli interessi di terze parti”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri.
“La parte statunitense, per interessi egoistici, rimane – ha proseguito – intrappolata in una mentalità a somma zero e continua ad aumentare il dispiegamento militare nell’Asia-Pacifico. Ciò inasprisce le tensioni e mette in pericolo la pace e la stabilità nella regione. I paesi della regione devono rimanere vigili ed evitare di essere costretti o utilizzati dagli Stati Uniti”.