Lombardia, Fontana: sfide eccezionali, ma abbiamo reagito – askanews.it

Lombardia, Fontana: sfide eccezionali, ma abbiamo reagito

“Ora guardare oltre, vogliamo continuare a essere locomotiva Paese”
Mar 21, 2023

Milano, 21 mar. (askanews) – Per affrontare sfide “eccezionali” come “le ultime code della pandemia, una guerra ai confini dell’Europa, l’aumento dei costi e l’inflazione” è “importante partire da una consapevolezza, che è cresciuta e si è consolidata nel periodo, così drammatico, che abbiamo vissuto: abbiamo reagito con determinazione ai momenti più difficili, cercando l’alba dentro l’imbrunire, agendo con responsabilità, avendo sempre a cuore la nostra comunità”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante la presentazione in Consiglio regionale del programma di governo per la nuova legislatura al Pirellone.

“Tutti hanno messo in campo un grande spirito di servizio, a cominciare dagli operatori della sanità pubblica e privata” ha aggiunto, ma ora “accanto a queste sfide globali siamo anche chiamati a far fronte a tutte le richieste, le necessità, i bisogni concreti di cittadini, imprese, enti locali, associazioni: i costi delle bollette, il caro affitti, la mobilità, e così via” ha proseguito. Per questo, a suo parere, ora è necessario “guardare oltre”.

La Lombardia, ha concluso, vuole “continuare a fare la sua parte, nel ruolo che le spetta, essere la locomotiva del Paese, una regione abituata da sempre a guardare avanti, a rischiare strade inesplorate, a non aver paura di mettere in discussione le certezze consolidate del ‘si è sempre fatto cosi’. Innovare è guardare al futuro, buttando il cuore oltre l’ostacolo, rischiando scelte dirompenti, prendendo qualche rischio. sostenendo chi alle parole fa seguire i fatti”.

Fontana ha infine citato il suo piano di investimenti di oltre 4 miliardi di euro varato nella precedente legislatura per uscire dalla crisi provocata dalla pandemia. “Oggi possiamo dire con serenità di avere anticipato lo spirito del Pnrr, dando risorse a Comuni e Province per realizzare opere attese dai territori; e i risultati hanno premiato questo sforzo, perché il piano Lombardia ha consentito di realizzare oltre 8.000 interventi, ha impattato per quasi l’1% del Pil lombardo e per oltre 30.000 posti di lavoro” ha concluso.