Roma, 21 mar. (askanews) – “Nel 1993 il nuovo sistema elettorale per i Comuni segnò uno spartiacque fra due stagioni della politica italiana e fu visto come indispensabile a un riavvicinamento fra i cittadini e le istituzioni in un momento di grave crisi. Il fatto che oggi sia il sistema elettorale più longevo e più apprezzato è la prova che ha funzionato bene, nell’arco di trent’anni, garantendo insieme governabilità e alternanza”. Lo ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, al convegno “Una democrazia matura”, organizzato alla Camera dall’associazione dei Comuni in occasione del trentesimo anniversario dell’approvazione della legge sull’elezione diretta dei sindaci.
“I sindaci anche grazie a questo sistema hanno stabilito con i cittadini un rapporto di fiducia basato sui fatti e sulla possibilità di verificare l’operato dell’amministrazione al termine del mandato. Quando ci ripresentiamo davanti agli elettori abbiamo solo la forza della parola data e dell’impegno mantenuto, non abbiamo paracaduti, listini né santi in paradiso a cui votarci. Per questo pensiamo che debbano essere i cittadini a decretare la fine del mandato, quando ci giudicheranno non più adatti a proseguire”, ha sottolineato Decaro.