Milano, 21 mar. (askanews) – Ogni anno in Italia muoiono in incidenti stradali oltre 3mila persone. Nel solo primo semestre 2022, l’Istat ha rilevato oltre 81mila incidenti con feriti che hanno provocato 1.450 vittime. Numeri che dimostrano la necessità di intervenire, aggiornando il Codice della strada per rendere le nostre strade più sicure. Il tema è stato affrontato al #ForumAutomotive a Milano nell’incontro “Codice della strada: dalle parole si passi ai fatti”, a cui ha partecipato anche il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Galeazzo Bignami, che ha anticipato che la discussione in Aula sul nuovo codice della strada potrebbe iniziare prima dell’estate .
“La sicurezza stradale deve essere al centro di quella che è la riforma del Codice della strada, ma anche al centro dell’attenzione di tutti quanti noi, in quanto il comportamento è la principale causa di incidenti stradali. Ricordiamo che gli incidenti stradali sono la prima causa di morte per i giovani nell’intervallo di età dai 15 ai 29 anni e di conseguenza è qualcosa sul quale dobbiamo concentrare davvero la nostra attenzione, perché la “Vision Zero” zero morti sulle strade deve diventare una realtà”, ha detto Toni Purcaro, Presidente Dekra Italia e Executive Vice President Dekra Group , Head of RegionCEEME.
Fra i temi da affrontare c’è quello della revisione dei mezzi pesanti che oggi ha tempi di attesa molto lunghi fino a 2 anni, a causa della mancanza di personale. A riguardo è stato istituito un Tavolo al Mit con l’obiettivo di modificare la legge 870 del 1986 che regola le revisioni.
“Questo tavolo intende finalizzarsi in tempi stretti, e credo che prima dell’estate possa dare frutti concreti di attuazione normativa”, ha detto il vice mininstro Bignami
Dekra partecipa al Tavolo portando l’esperienza maturata nella gestione della stessa problematica in Francia e Germania. “La nostra posizione e quella di liberalizzare il mercato, dando la possibilità di accesso ai privati seguendo tutte le norme chiaramente per la qualificazione l’accertamento e l’esame dei soggetti che possono svolgere questo tipo di attività e dedicare il personale delle istituzioni ai controlli che sono sicuramente uno degli elementi più importanti”, ha concluso Porcaro.