Venezia, 20 mar. (askanews) – Al via il 24 marzo fino al 26 novembre la mostra Matthias Schaller “Tessuto urbano”, in collaborazione con Sonnabend Gallery di New York al Museo di Palazzo Mocenigo, Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo a Venezia. Schaller nato nel 1965 in Germania, traendo spunto da un merletto del Seicento della Collezione del Museo di Burano, dove è attualmente esposto, ha deciso di raccontare uno dei più antichi e prestigiosi “saper fare” veneziani e le molteplici relazioni, passate e presenti, che legano quest’arte alla città lagunare. In quest’ottica prende vita, quindi, la mostra, “Tessuto Urbano”, con la quale lo stesso Schaller concretizza il settimo progetto artistico su Venezia dopo “Controfacciata”, “Pipistrello”, “Leiermann”, “Lagunenwalzer”, “Nun will die Sonn so hell aufgehn” e “Substitute”.
Del merletto prescelto, lungo tre metri, sono stati realizzati sette scatti che, a loro volta, traducono visivamente, secondo l’intenzione dell’artista, altrettante sezioni che metaforicamente vogliono rappresentare idealmente un’immagine topografica della città lagunare. Un’intuizione che nasce come citazione della prestigiosa tavola del de’ Barberi. I sette scatti individuano i Sestieri di Venezia e la struttura del merletto traspone, grazie ai vari punti e l’intreccio, la “trama” della città veneziana. Così i punti, come le calli e i campielli, creano un vero e proprio tessuto urbano. L’installazione nella Project White Room assumerà, poi, anche il valore di un percorso dentro la stanza che intende ricordare l’esperienza di chi percorrere le vie di Venezia.
“Nell’immaginario – sottolinea Chiara Squarcina Dirigente Area Attività Museali – le sette fotografie costruiscono pertanto una nuova rappresentazione urbana nella tradizione iconografica della città. Infatti, mentre la tavola del de’ Barbari tenta di documentare uno spazio umano creato artificialmente per comprendere lo svolgimento di una vita economica, privata, ecclesiastica, politica, artistica, il progetto “Tessuto Urbano” (2022) ricorda la forza dell’artigianato tradizionale e locale questo caso collega e tiene assieme la vita umana in uno spazio delimitato circondato dalla laguna”.