Roma, 17 mar. (askanews) – Via libera dal Consiglio dei ministri al disegno di legge delega per la riforma fiscale che, negli obiettivi indicati dal governo, punta a stimolare la crescita economica e la natalità, sostenere famiglie, imprese e lavoratori, prevenire e ridurre l’evasione e l’elusione fiscale, razionalizzare e semplificare il sistema tributario.
Prevede la revisione di tutti i tributi, diretti e indiretti, degli enti territoriali e doganali; per l’irpef, riordino di aliquote e scaglioni con la prospettiva di un sistena ad aliquota unica; Ires più bassa sulla quota di reddito delle società destinata a investimenti o assunzioni; semplificazione dei procedimenti dichiarativi, accertativi, di riscossione e del contenzioso; concordato preventivo biennale per le imprese di piccole dimensioni; sospensione ad agosto e dicembre delle richieste da parte dell’amministrazione finanziaria di documentazioni o atti.
L’obiettivo di legislatura è la flat tax per tutti. Il provvedimento non dà indicazioni sulla riduzione del numero delle aliquote, dalle attuali quattro, a tre; ma questo passaggio, con conseguente revisione degli scaglioni di reddito, è stato presentato dal governo negli incontri con le parti sociali e il viceministro all’economia Maurizio Leo ha anticipato che le tre aliquote Irpef saranno “avviate dal prossimo anno”.
La delega contiene i principi per la riforma. I decreti delegati che declineranno le norme attuative dovranno essere adottati entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della Legge delega. Difficile che la riforma possa diventare operativa prima della metà del 2025.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato di svolta per l’Italia. “È una riforma epocale, strutturale e organica: una rivoluzione attesa da 50 anni con importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese”, ha commentato sui social.
Il Consiglio dei ministri ha approvato tra le altre cose, anche il decreto per il Ponte sullo Stretto e il ddl sull’autonomia differenziata.