Venezia, 17 mar. (askanews) – “Domani celebriamo la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid. Lo facciamo con un segno tangibile come le bandiere della Regione a mezz’asta, ma soprattutto con il ricordo consapevole e intimo di chi ha vissuto una tragedia immane. Oggi si discute, si polemizza, addirittura si indaga, ma allora, quando il Covid-19 comparve colpendo alle spalle l’intera civiltà mondiale e il mondo scientifico, il sentimento prevalente fu il timore di un nemico sconosciuto, lo smarrimento della popolazione, la necessità per Istituzioni e Amministratori di cercare e trovare in breve tempo contromisure e rimedi. La memoria va a tutte le vittime del Covid, che devono essere ricordate: sono 7 milioni nel Mondo dall’inizio della pandemia, 188 mila in Italia, oltre 16.692 nella nostra regione”.
Lo dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in occasione della Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Covid che si tiene il 18 marzo, data nella quale, nel 2020, i camion militari carichi di bare sfilarono per le vie di Bergamo. “Oltre alle vittime e chi è stato ricoverato con gravi ricadute – aggiunge Zaia – voglio ricordare i tanti sanitari che, in Veneto come in Italia, hanno perso la vita nel tentare di portare aiuto e sollievo ai malati. Ma eroi sono stati anche tutti coloro che, nell’esercizio della loro funzione, hanno dato il loro contributo: il Volontariato, le Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, ognuno dei nostri uomini e donne che si sono prodigati h24 per mesi e mesi”.