Roma, 17 mar. (askanews) – A quattro anni dall’incendio che devastò la cattedrale di Notre Dame a Parigi, in Lorena giunge alla fine la ricostruzione della guglia andata perduta nel rogo, dito puntato verso il cielo dell’architettura medievale del monumento. E’ stata effettuata la prova generale del montaggio del basamento, procedura assai complicata che dovrà essere ripetuta sul tetto della cattedrale. La guglia è fatta di cinque pezzi in legno e misura 66 metri; non è uno scherzo, come spiega Rémi Fromont, capo architetto dei Monumenti storici francesi.
“La guglia è poggiata su opere murarie del XII e XIII secolo, a 30 metri dal suolo circa, e culmina a 96 metri dal suolo. Parliamo nell’insieme di qualche centinaia di tonnellate di legno, 400 fra legno e piombo per la guglia, aggiungiamoci gli effetti del vento; centinaia di tonnellate che pesano sulla struttura, ma le opere murarie della cattedrale sono state costruite appositamente per questo”.
La guglia medievale di Notre Dame già danneggiata dal tempo era stata distrutta durante la Rivoluzione francese. Cento sessanta anni fa la Francia aveva montato una nuova guglia, in stile neogotico, opera del celebre architetto Eugene Viollet-le-Duc; ora è stata ricostruita identica, fatta degli stessi materiali, legno di quercia e piombo per le coperture e gli ornamenti;Così la ricostruzione collega passato, presente e futuro della storia di Francia, miscelando abilità tecnica, passione per la cultura e spirito patriottico. A sorvegliare i lavori di restauro il presidente francese Macron ha nominato il generale Jean-Louis Georgelin.
“Partirà tutto verso l’ile de la Cité”, spiega, “sarà rimontata nelle prossime settimane, così il 15 aprile 2023 a quattro anni dall’incendio avremo rimesso la guglia al suo posto”.
La riaprtura di Notre Dame al pubblico è prevista per la fine del 2024.