Roma, 16 mar. (askanews) – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un’intervista al Nikkei Asia alla vigilia della partenza verso la regione, ha affermato che Berlino intende ridurre la sua dipendenza economica dalla Cina e ha chiesto a Pechino di evitare “di cambiare con la forza lo status quo” nei rapporti con Taiwan.
Dopodomani i governi giapponese e tedesco terranno le loro prime consultazioni intergovernative, aprendo un nuovo quadro di consultazioni regolari che includeranno i leader dei due paesi.
“Proprio come gli Stati Uniti, il Giappone e molti altri paesi, rispettiamo la politica dell”Unica Cina’”, ha premesso il capo del governo di Berlino. Ma, ha aggiunto, “chiediamo anche che non sia usata la forza per cambiare lo status quo”.
La Germania ha dato per lungo tempo la priorità alla Cina nella sua politica commerciale verso l’Asia. Tuttavia, dopo l’invasione russa dell’Ucraina, che ha costretto la Germania a rinunciare all’energia russa, si è messo in evidenza il pericolo di un’eccessiva dipendenza da un paese solo. Quindi Berlino ora vuole evitare di correre lo stesso rischio con la Cina, in un momento di particolare instabilità globale.
Nello stesso tempo, però, la Germania è contraria al “disaccoppiamento” con Pechino. “La Cina è uno stato importante con un grande potere economico. È un partner, un concorrente e un rivale sistemico allo stesso tempo. Non ci sarà alcun disaccoppiamento. Continueremo a lavorare insieme”, ha affermato il cancelliere. “Nello stesso tempo, continuiamo a sviluppare le nostre relazioni con altri partner in Asia”, ha proseguito. D’altronde Cina rappresenta un partner cruciale che, per esempio, assorbe circa il 40% delle vendite globali di autovetture di un gigante automobilistico Volkswagen.
In ogni caso, la politica asiatica della Germania sta subendo un’evoluzione e questo interessa il Giappone, in particolare. L’anno scorso Scholz ha scelto Tokyo, non la Cina, per il suo primo viaggio in Asia. Il cancelliere ha spiegato di avere l’obiettivo di portare le relazioni con il Giappone a una nuova fase.