Ricercatore università comprò ‘droga dello stupro’ per studio, assolto – askanews.it

Ricercatore università comprò ‘droga dello stupro’ per studio, assolto

Avvocato Destito: nessun commercio da parte del mio assistito
Mar 16, 2023

Roma, 16 mar. (askanews) – La ‘droga dello stupro’ può esser utile per dormire, calmarsi, dopo aver preso altre sostanze psicoattive? E’ questa la domanda che uno stimato ricercatore di fisica nucleare, responsabile di importanti progetti internazionali sullo studio delle particelle e del Bosone di Higgs, si è fatto nell’estate del 2022. L’acquisto di un litro di GBL da un sito internet olandese è sembrata per lui la soluzione. Ma appena dopo la consegna del pacco proveniente dall’estero sono scattati gli arresti, perché il ricercatore viene coinvolto nell’inchiesta della Procura di Roma che porta, nel settembre di due anni fa, a scoprire un diffuso racket di sostanze stupefacenti consegnate a domicilio, in cui ci si serve del web, più o meno legale.

Sembra la chiusura del cerchio quanto emerge dalle perquisizioni. Perché gli investigatori in casa del giovane scienziato trovano altre droghe, diverse delle quali psicoattive. Tutto sembrava chiaro. Ma già dopo il riesame la misura cautelare viene attenuata e l’indagato ottiene prima gli arresti domiciliari e poi l’obbligo di firma. Il perché dell’acquisto di GBL viene spiegato dal ricercatore, così come il possesso delle altre sostanze, per motivi di ricerca, studio, per cercare di sostenere i ritmi e le necessità di uno studio approfondito ai massimi livelli. E’ una rivisitazione di “Le porte della percezione” lo storico libro di Aldous Huxley in cui si narra di esperienze vissute tramite l’uso della mescalina.

Il giudice Giulia Arcieri ha deciso, all’esito del rito abbreviato cautelare, l’assoluzione “perché il fatto non sussiste” per il ricercatore. Anche la stessa procura aveva sollecitato una analoga conclusione. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Giovanni Destito, si dice soddisfatto dell’esito della travagliata vicenda giudiziaria e ha sottolineato: “Non c’è stato nessun commercio da parte del mio assistito e non c’è mai stata prova di alcuna cessione illecita delle sostanze. Inoltre, vari documenti prodotti dalla difesa e diversi docenti di spessore internazionale, hanno testimoniato, nelle indagini difensive, gli interessi scientifici e il valore delle ricerche condotte dal mio assistito”.