Roma, 16 mar. (askanews) – La Corea del Nord “pagherà certamente per le sue sconsiderate provocazioni”. L’ha detto oggi il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol in una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale convocato d’urgenza in seguito al lancio di un missile balistico intercontinentale (ICBM) da parte di Pyongyang.
Yoon – che subito dopo la riunione è volato in Giappone per l’atteso vertice col primo ministro nipponico Fumio Kishida – ha ribadito la necessità di rafforzare la cooperazione di sicurezza trilaterale con Washington e Tokyo, secondo quanto riporta un comunicato dell’ufficio di presidenza.
Il presidente sudcoreano, inoltre, ha ordinato che le forze armate “continuino a svolgere in maniera zelante le esercitazioni Freedom Shield, mantenendo una ferma postura di difesa congiuntamente agli Stati uniti in modo da affrontare ogni minaccia da parte della Corea del Nord”.
Stati uniti e Corea del Sud sono all’11mo giorno di esercitazioni congiunte, che sono viste da Pyongyang come prove generali di un’invasione.
Il lancio è avvenuto dall’area di Sunan, nella periferia di Pyongyang nelle 7 del mattino locali. Il missile ha volato per 1000 km con una traiettoria molto alta, secondo le forze armate sudcoreane.
Il comando giapponese, dal canto suo, ha seguito il volo del missile anche facendo alzare caccia F-15 che sono riusciti a fotografare il proiettile. Alla fine l’ICBM è caduto nel mar del Giappone, al di fuori della cosiddetta Zona economica esclusiva giapponese.