Roma, 16 mar. (askanews) – In 400 città di 20 regioni oltre 750 luoghi di solito non accessibili al pubblico – tra cui ambasciate, tribunali, osservatori astronomici, ville, giardini, carceri, fabbriche, aziende agricole – apriranno le loro porte e mostreranno i loro tesori nascosti in occasione della 31° edizione della Giornate FAI di Primavera, importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, in programma sabato 25 e domenica 26 marzo. Anche in questa 31ª edizione, – presentata al ministero della Cultura – la manifestazione di punta del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia.
Dalla prima edizione del 1993 al 2022 sono state quasi 12 milioni le persone che hanno approfittato dell’iniziativa che ha aperto nel complesso 14.790 luoghi in 6.400 città grazie al lavoro di oltre 150mila volontari e 344.560 apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati che accompagnano il pubblico nelle visite.
Le Giornate FAI di Primavera sono ormai il simbolo di una vocazione collettiva che anima l’Italia: quella per la cura e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Questa manifestazione, ormai nota e consolidata, capace di coinvolgere ogni anno centinaia di migliaia di cittadini alla scoperta dei loro territori, si deve all’impegno e alla creatività di migliaia di volontari del FAI, – sottolinea il Fondo – affiancati da altrettanti studenti delle scuole italiane – gli Apprendisti Ciceroni – formati per l’occasione, ma si fonda anche sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore, di anno in anno, vi collaborano, mettendo a disposizione luoghi, risorse e competenze, perché riconoscono in essa un’occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, e una buona azione per “il Paese più bello del mondo”, che va a beneficio di tutti.
Grazie alle Giornate del FAI luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all’attenzione del pubblico, e ciò ha cambiato talvolta il loro destino, e luoghi chiusi al pubblico, tradizionalmente non considerati beni culturali, hanno scoperto invece di avere un valore culturale da promuovere e soprattutto condividere. Questa partecipazione larga e trasversale, guidata da un sentimento civile di orgoglio, appartenenza e responsabilità, fa il successo delle Giornate FAI di Primavera.
“Si tratta di un appuntamento importante dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico della nostra Nazione. Le Giornate FAI sono un’iniziativa che unisce l’Italia, un percorso di conoscenza e presa di coscienza indispensabile. Per salvare il nostro patrimonio bisogna amarlo e, prima ancora, conoscerlo – ha detto il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento che si è svolta oggi al Ministero della cultura – Grazie all’opera di migliaia di volontari, luoghi spesso inaccessibili saranno aperti e visitabili, è un’opportunità preziosa per ritrovare il carattere originale della nostra identità nazionale e per dare modo di sprigionare un’incontenibile voglia d’Italia che viene dall’estero. Stiamo lavorando a decine di interventi di valorizzazione con il PNRR e altri stanziamenti sbloccando risorse ferme e inutilizzate”.
“In questi 31 anni di esistenza – ha affermato il Presidente del FAI, Marco Magnifico – le Giornate FAI hanno scritto una sorta di Enciclopedia spontanea che a tutti gli effetti si è aggiunta a quella ufficiale per narrare lo smisurato Patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano”.
Tra i luoghi che sarà possibile visitare nelle due giornate: a Roma, Villa Bonaparte, sede dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede dal 1950 e Palazzo Piacentini-Vaccaro oggi sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy; A Milano Palazzo Marino, capolavoro dell’architetto manierista Galeazzo Alessi, che lo costruì tra 1557 e 1563, ricco di sale decorate con stucchi e affreschi, sede del Comune di Milano dal 1861; a Vicenza aprirà il neo-palladiano Palazzo Loschi Zileri Dal Verme; a Genova Palazzo Doria Spinola, sede della Prefettura; a Bologna l’Accademia delle Scienze, e la Palazzina della Viola; a Ocre (AQ), lo scenografico Convento di Sant’Angelo; a Napoli in piazza del Plebiscito, aprirà Palazzo Salerno, sede del Comando Forze operative del Sud; a Tempio Pausania (SS), si visiterà l’ex Carcere La Rotunda. Ma l’elenco è molto più lungo (tutti luoghi su www.giornatefai.it).
Gli iscritti alla Fondazione, e chi si iscriverà al FAI online o in piazza in occasione della manifestazione, potranno beneficiare di aperture e visite straordinarie in molte città. In occasione della Giornate di Primavera si può sostenere il FAI con iscrizione a quota agevolata, con un contributo libero partecipando a un evento e, fino al 2 aprile, con un SMS al 45584.
Le Giornate FAI di Primavera 2023 hanno ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e si svolgono con il Patrocinio della Commissione europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della cultura e di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Anche quest’anno la Rai a partire dal 20 marzo dedicherà all’iniziativa un’ampia programmazione sulle reti televisive e radiofocniche oltre che sui social.