Milano, 15 mar. (askanews) – Il vino rosso è quello preferito da Millennial e Generazione Z di Italia, Inghilterra e Stati Uniti. E’ il dato saliente che emerge a sorpresa da una ricerca commissionata da Pasqua Vigneti e Cantine alla società internazionale Toluna, sugli stili di consumo e le attitudini dei giovani tra i 18 e i 43 anni dei tre mercati chiave dell’azienda. Dall’indagine esce il profilo di un consumatore sempre più consapevole e informato, che sceglie brand capaci di incarnare i suoi valori e di offrire un’esperienza unica, personalizzata e condivisibile.
Se convivialità e coinvolgimento emotivo sono determinanti nell’approccio al vino, dall’indagine risulta anche che l’aspetto della sostenibilità è centrale per decidere quale prodotto scegliere. “Queste generazioni cercano brand e produttori che parlino con il loro tono di voce, con il loro taglio e sono sempre più interessati a brand che strizzano l’occhio al loro modo di vivere, al loro ‘lifestyle’. Cercano vini salubri, che siano tracciabili, che abbiano una chiara origine, che abbiano trasparenza: vini che si allineino con i loro stili di vita sicuramente più salubre, con la loro dieta per esempio” ha spiegato ad askanews Riccardo Pasqua, amministratore delegato di Pasqua Vigneti e Cantine, storica impresa vinicola veronese che da anni osserva i nuovi stili di consumo per costruire un dialogo con chi sceglie i loro vini.
Il questionario è stato somministrato a 2.400 partecipanti, donne e uomini nati a cavallo tra il 1980 e il 2000, equamente divisi tra Italia, Regno Unito e Stati Uniti, che hanno consumato vino almeno una volta nell’ultimo mese. Presentata alla conferenza stampa annuale della Cantina a Milano, dalla ricerca emergono altri spunti interessanti. “Le opinioni degli influencer non sono più rilevanti come lo erano fino a qualche anno fa” precisa l’ad dell’azienda, aggiungendo che “queste due generazioni preferiscono prendersi il tempo di informarsi, di andare a leggere e studiare, cercano degli endorsment da parte di critici e diciamo gruppi editoriali che abbiano autorevolezza, spalle larghe ed esperienza”.
Altra curiosità emersa dalla ricerca è che durante i momenti di socialità, il vino è ritenuto non solo un argomento di conversazione ma uno dei più interessanti. “Parlare di vino dà status, parlare di vino è cool” chiosa il manager, sottolineando che l”ultima sorpresa che esce da questa indagine internazionale è legata al mondo dell’arte, “un mondo che ci sta molto a cuore e che utilizziamo da ormai sette anni nei nostri piani editoriali e nella nostra comunicazione. Il mondo dell’arte soprattutto nelle sue espressioni più contemporanee e immersive è in alto nella lista delle priorità e degli interessi di queste generazioni – prosegue – e questo conferma la bontà della strategia che Pasqua sta portando avanti da tempo, con oltre venti collaborazioni con altrettanti talenti attraverso i quali stiamo cercando di veicolare i nostri valori e il nostro messaggio”.
Realtà consolidata del panorama vitivinicolo nazionale e internazionale, Pasqua ha chiuso il 2022 con un giro d’affari di 65,4 milioni di euro e quasi 13 milioni di bottiglie vendute, il 90 delle quali in 72 Paesi del mondo. Impegnata in una strategia di premiumizzazione, sostenuta da importanti investimenti sul valore del brand (tra il 7,5% e il 9% sul fatturato negli ultimi 7 anni), l’azienda sarà presente anche quest’anno al Vinitaly a Verona, dopo il passaggio a ProWein a Dusseldorf. “La nostra presenza sarà come non è mai stata prima: avremo un’edizione senza precedenti con un palinsesto ricchissimo sia di degustazioni che di eventi” annuncia Riccardo Pasqua, spiegando che “Radio24 porterà alcuni dei suoi programmi in diretta dal nostro stand e avremo una partership con ‘Wine Entusiast’, uno dei più influenti magazine di vino statunitense, con cui faremo un piccolo evento sociale e una masterclass guidata dal loro specialista del vino italiano”.
Ma l’evento clou sarà “Luna Somnium”, una maxi installazione progettata dallo studio d’arte “fuse” e ispirata al “Somnium” di Giovanni Keplero. “Sarà un’altra installazione immersiva, ‘site specific’: l’anno scorso era stata fatta in piazza Erbe, quest’anno torneremo invece alle Gallerie Mercatali, uno spazio post industriale di fronte alla fiera di Verona che ben si presta a questo genere di iniziative” racconta il ceo, sottolineando che “sarà un’installazione clamorosa dove cercheremo di intrappolare la luna dentro questo spazi pazzeschi, con l’intento, attraverso tasti emozionali e immersivi, di comunicare i valori della nostra azienda, della nostra famiglia che sono la creatività, l’innovazione, il non avere paura di sperimentare, il non avere paura di guardare le cose da un angolo diverso, valori che hanno caratterizzato tanti dei nostri vini e hanno caratterizzato la crescita della nostra organizzazione”.