Roma, 14 mar. (askanews) – “In un Paese senza il controllo di una autorità centrale come la Libia, i mercenari della Wagner dopo aver sostenuto una delle parti nella guerra civile del 2019 sono rimasti in molte zone. Noi abbiamo indicazioni che li dicono molto attivi e in contatto con bande di trafficanti e di miliziani interessati al traffico di migranti. La Wagner ha un ruolo diretto nella destabilizzazione della Libia, e non hanno paura di nessuno: in Ucraina stanno combattendo rivaleggiando con il Ministero della Difesa regolare, sono in contrasto con i capi militari di Putin, e anche questo è sotto gli occhi di tutti”. Lo dice, in una intervista a il Giornale, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Ma è realistico credere che sia la Wagner il problema che fa impennare gli arrivi di migranti in Italia? “Loro – spiega Tajani – sono un fattore decisivo in Libia, ma so bene che le cause strutturali sono una crisi geopolitica di proporzioni mai viste da anni. Le faccio un elenco: in Tunisia una crisi economica senza precedenti mette in difficoltà istituzioni che sono già in crisi da anni, con un presidente che viene definito da molti come un autocrate ma che è l’unico presidente su piazza. La Tunisia è letteralmente popolata da migranti sub-sahariani che da settimane hanno quasi invaso il Paese e che si preparano a un salto verso l’Europa. Poi c’è la Turchia …”