Napoli, 14 mar. (askanews) – Le fiction prodotte in questi anni dalla Rai “hanno riequilibrato nel senso comune nazionale l’immagine di Napoli, della Campania e del Sud, trasmettendo anche un’altra immagine, oltre quella dei morti ammazzati e dei rifiuti che ancora continua a dominare in alcuni ambienti del nostro Paese”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo alla conferenza stampa per celebrare i 60 anni del Centro produzione Rai di viale Marconi.
“Sessant’anni sono una storia importante, ancora più importante per un centro di produzione come quello di Napoli che è parte essenziale della più grande azienda culturale del nostro Paese, che è la Rai – ha detto – Gli ultimi sono stati anni difficili, per via del Covid abbiamo corso il rischio di dover bloccare le produzioni televisive, ma sono contento perché abbiamo fatto una scelta politica proprio in quel momento impegnando 5 milioni di euro per sostenere le produzioni. Non era facile perché c’era una crisi sociale ed era difficile mantenere una linea di investimenti nell’audiovisivo, ma – ha evidenziato De Luca – deprimere le produzioni culturali significava aggravare la crisi sociale, non attenuarla. Proseguiremo in questa collaborazione”. Il governatore ha poi ricordato il progetto per realizzare un polo dell’audiovisivo nell’area ex Nato di Bagnoli, “un investimento importante di quasi 20 milioni di euro. Vogliamo creare, dal punto di vista delle tecnologie e della formazione professionale, una realtà di avanguardia in Europa. Questo è il primo elemento di garanzia di futuro per il Centro di produzione Rai di Napoli. Visto che – ha concluso – siamo un Paese di squinternati e, a un certo punto era circolata l’idea addirittura di trasferire da altre parti d’Italia il centro di produzione Rai, credo che a Napoli dobbiamo essere all’avanguardia e investire per avere il centro di produzione più moderno d’Italia e d’Europa”.