Roma, 14 mar. (askanews) – Circa 60 milioni per la città di Bari, cinque Case di Comunità e un Ospedale di Comunità, una nuova idea di Sanità pubblica sul territorio e 15 grandi macchine per ospedali completamente digitalizzati. È il Piano PNRR della Asl per la città di Bari, grazie al quale l’offerta sanitaria del capoluogo di Regione cambierà volto nel prossimo futuro. I dettagli sono stati illustrati stamane a Palazzo di Città dal sindaco Antonio Decaro, dal Direttore generale Antonio Sanguedolce e dall’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, alla presenza del Direttore sanitario Luigi Rossi, del Direttore amministrativo Luigi Fruscio e della direttrice del Distretto unico di Bari, Rossella Squicciarini.
Fondamentale il ruolo dei finanziamenti garantiti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza attraverso la Missione 6 Salute: una quota cospicua, circa il 35%, sui 172.671.000 complessivi di cui è beneficiaria l’azienda sanitaria sarà investita sul territorio comunale.
A margine, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha definito “un modello da replicare il protocollo firmato oggi a Bari. Sono sicuro – ha sottolineato – che la collaborazione tra le ASL e i comuni di tutta la Puglia porteranno ad accordi di questo genere perché è interesse degli enti territoriali utilizzare al meglio le risorse del PNRR indirizzandole verso la sanità di base, potenziando i servizi e decongestionando le strutture per acuti come gli ospedali. Oggi si avvia un processo virtuoso grazie anche all’impegno della ASL Bari e del Comune di Bari che mette a disposizione importanti immobili per potenziare l’assistenza sanitaria del capoluogo”.
Il Piano prevede nel complesso fondi per 59.863.060 euro che serviranno per rendere le strutture più moderne, digitali e inclusive, garantire equità di accesso alle cure, rafforzare la prevenzione e i servizi sul territorio. Un capitolo strategico, quest’ultimo, per avvicinare la sanità al cittadino con la nascita di vere e proprie Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale.
Tema cruciale per il sindaco Antonio Decaro, che in apertura ne ha delineato l’importanza: “Quello che presentiamo oggi è un grande passo avanti nel rapporto tra i cittadini e la sanità pubblica – ha dichiarato -. Un rapporto di fiducia che necessita di essere nutrito giorno per giorno. L’investimento che la Regione Puglia e la ASL Bari stanno realizzando per la città, grazie alle risorse del PNRR, va proprio in questa direzione: avvicinare i servizi sanitari ai cittadini attraverso una ramificazione di strutture diffuse che possono essere un’importante valvola di sfogo per evitare che tutte le attività di diagnostica o di cura ordinaria rischino di appesantire o ingolfare i presidi ospedalieri. Le Case di Comunità assolveranno proprio a questo compito: offrire in un unico luogo tutti i servizi di base che accompagnano i cittadini in un percorso sanitario di prevenzione e cura, dal medico di base, al centro prelievi, al pediatra, all’assistenza h24. Avvicinando le strutture fisiche alla vita quotidiana delle persone facilitiamo l’accesso alla cura, che in tanti casi non necessita di specializzazioni estreme, e restituiamo fiducia ai cittadini che oggi, per forza di cose, incontrano difficoltà. In questo scenario il Comune si è mosso insieme alla ASL per individuare luoghi che in qualche modo fossero conosciuti e riconosciuti dai cittadini come strutture di prossimità, accessibili e dislocate sul territorio. Abbiamo quindi fatto uno sforzo comune per individuare siti che fossero idonei alle esigenze della Asl e contestualmente per rigenerare immobili e contesti che sicuramente beneficeranno di questo intervento. Oggi presentiamo un piano ambizioso, di cui ringrazio la Asl e la Regione. La scadenza del 2026 è dietro l’angolo e siamo tutti consapevoli di non avere molto tempo davanti a noi ma allo stesso tempo abbiamo la certezza che tutti gli interventi presentati oggi saranno realizzati e messi a disposizione dei cittadini con la speranza che possano sentirsi parte di un sistema sanitario che va incontro alle loro esigenze”.