Milano, 14 mar. (askanews) – Con un avanzo di esercizio 2022 pari a 127,2 milioni (+42,6% rispetto al 2021), una posizione finanziaria netta balzata a 569 milioni (+73,4%) e un patrimonio investito di oltre 3 miliardi, la Fondazione Crt ha varato il migliore progetto di bilancio degli ultimi dieci anni, nonché uno dei più brillanti di tutta la propria storia dal 1991 a oggi. Lo sottolinea una nota dell’ente, azionista, tra gli altri di Unicredit, Generali, Banco Bpm e della nuova Atlantia.
I proventi ordinari sono saliti a 196,5 milioni (+73%), beneficiando, in particolare, dell’incremento del 30% dei dividendi e proventi assimilati, che ammontano complessivamente a 108,4 milioni e del risultato dell’attività di negoziazione, salita a 202,4 milioni (26,4 nel 2021).
Sul fronte delle imposte, i dividendi incassati sono stati assoggettati all’Ires nella misura del 50% del loro ammontare, con destinazione del risparmio di imposta di 12,7 milioni al cofinanziamento dell’attività erogativa/istituzionale della Fondazione. Il carico fiscale complessivo è passato da 15,6 milioni nel 2021 a 49,5 milioni, riferibili in gran parte alla plusvalenza realizzata con l’adesione all’Opa su Atlantia. Rilevanti benefici economici sono arrivati dalle agevolazioni fiscali fruibili, tra cui oneri deducibili per 13,5 milioni e oneri detraibili per 3,1 milioni, oltre a crediti di imposta da Art Bonus per 3,4 milioni. Risorse reimmesse sul territorio dalla Fondazione.
Nel 2022 la Fondazione ha attivato oltre 65 milioni per l’attività istituzionale, rendendo possibili circa 1.400 progetti in molteplici ambiti. Considerando ulteriori iniziative a impatto orientate allo sviluppo (social impact investments o mission related investments), sono state messe complessivamente a disposizione del territorio risorse per circa 69 milioni.
“Sono orgoglioso di questo bilancio davvero straordinario, che rappresenta il punto di eccellenza dei miei sei anni alla guida della Fondazione – ha commentato il presidente Giovanni Quaglia -. La condivisione delle scelte strategiche da parte degli Organi e il grande lavoro di squadra coordinato dal Segretario Generale hanno contribuito in maniera determinante al risultato finale, ancora più significativo in un contesto generale tanto complesso e incerto. La Fondazione Crt riparte da qui, pienamente consapevole delle proprie responsabilità e del proprio ruolo a sostegno della crescita e dello sviluppo del territorio, per affrontare e vincere, insieme alle istituzioni, al Terzo Settore e al mondo produttivo, le sfide della transizione sociale, ecologico-energetica e digitale”.
“È il miglior bilancio dell’ultimo decennio – ha detto il Segretario Generale Massimo Lapucci -, che conferma l’efficacia della strategia perseguita nella gestione degli asset in portafoglio della Fondazione Crt, in un anno coronato anche dal successo dell’operazione Atlantia e dal ritorno della partecipazione nella banca conferitaria su valori plusvalenti, pur in un contesto internazionale ancora caratterizzato da una marcata incertezza del quadro globale”.