Roma, 13 mar. (askanews) – Il maestro dell’Arte Povera Giuseppe Penone arriva alla Galleria Borghese, dove la sua Natura dialoga con le statue di Apollo e Dafne o Enea e Anchise: tra marmi, sculture e decorazioni l’artista inserisce il “suo” materiale organico, fatto di foglie, cuoio, legno. Fino al 28 maggio nella mostra curata da Francesco Stocchi si possono ammirare oltre trenta opere dell’artista piemontese, realizzate tra gli anni Settanta e i Duemila.
“Questo è un luogo di meraviglie e si entra all’interno di un luogo e non si può, secondo me, fare una mostra se non ci si rende conto di questo scopo del luogo, che è quello del meraviglioso, dell’unicità, della singolarità”.
Il percorso tocca quattro sale interne e poi si snoda all’aperto, nel Giardino dell’Uccelliera e nel Giardino della Meridiana.
“Io ho fatto sempre dei lavori che sono in rapporto con la vegetazione, con la Natura, detto in modo molto esteso. All’interno della galleria introduco degli elementi organici, come il legno, le foglie, e all’esterno ci sono questi stessi elementi che però sono vitali.
Probabilmente era lo spirito dell’opera in origine: una natura rappresentata all’interno della costruzione e una natura viva meravigliosa, con altrettanta meraviglia, all’esterno”.