Roma, 12 mar. (askanews) – Sono in corso lotte intestine nella cerchia ristretta del Cremlino e lo stesso Cremlino ha di fatto ceduto il controllo sullo spazio informativo del Paese. È quanto avrebbe detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo quanto riferito dal think tank Institute for the Study of War. Parlando ieri a un forum sugli “aspetti pratici e tecnologici dell’informazione e della guerra cognitiva nelle realtà moderne” a Mosca, Zakharova ha sottolineato che malgrado le faide tra “élite” del Cremlino non meglio precisate, il Cremlino stesso non è riuscito a replicare l’approccio stalinista di stabilire un equivalente moderno all’Ufficio informazioni sovietico, riferisce Isw.
“La dichiarazione di Zakharova è degna di nota”, ha sottolineato l’Istituto, “e supporta molte delle valutazioni di lunga data di Isw sul deterioramento del regime del Cremlino e sulle dinamiche di controllo dello spazio informativo. La dichiarazione supporta diverse valutazioni: che ci sono lotte intestine al Cremlino tra membri chiave della cerchia ristretta di (Vladimir) Putin; che Putin ha in gran parte ceduto nel tempo lo spazio informativo russo a una varietà di attori quasi indipendenti; e che Putin non è apparentemente in grado di intraprendere un’azione decisiva per riprendere il controllo dello spazio informativo russo”.
Resta da chiarire il motivo per cui Zakharova, una portavoce esperta e di alto livello, avrebbe ammesso apertamente questi problemi in un contesto pubblico. Zakharova potrebbe aver discusso direttamente di questi problemi per la prima volta per mitigare le aspettative dei milblogger (in genere giornalisti, ex militari o funzionari di governo) nazionalisti russi riguardo alle attuali capacità del Cremlino di essere coerente intorno a una narrazione unificata, o forse anche a una politica unificata. Secondo lo stesso Isw, intanto, ieri le forze russe non hanno fatto progressi a Bakhmut. La città orientale ucraina rappresenta l’obiettivo principale della Russia da oltre sette mesi. Serhiy Cherevaty, un portavoce del gruppo orientale delle forze armate ucraine, ha affermato ieri che le forze russe hanno perso più di 500 soldati nell’ultima giornata a Bakhmut. Le vittime comprendevano 221 morti e 314 feriti, secondo Cherevaty, citato dal Kiev Independent. Sia le forze ucraine che quelle russe stanno subendo pesanti perdite. L’assalto della Russia a Bakhmut fa molto affidamento sui mercenari filorussi del Gruppo Wagner, che venerdì ha dichiarato di aver aperto centri di reclutamento in 42 città russe.