La Bbc nella bufera chiede scusa per il caso Lineker – askanews.it

La Bbc nella bufera chiede scusa per il caso Lineker

“Giornata difficile, ma vogliamo riportare Gary in onda”
Mar 12, 2023

Roma, 12 mar. (askanews) – Il direttore generale della Bbc, Tim Davie, si è scusato con i contribuenti, ma il caso Lineker non è ancora chiuso. L’ex attaccante della nazionale aveva aspramente criticato la politica del governo sull’immigrazione clandestina paragonando in tweet le parole della ministra degli Interni Suella Braverman contro gli sbarchi dei migranti sulle coste inglesi “al linguaggio della Germania nazista”. Il provvedimento ha portato all’interruzione del programma sportivo Match Of The Day, in onda dal 1964. La trasmissione è andata in onda per la prima volta sabato senza presentatore, consulente e nemmeno commento, ridotto a 20 minuti sui momenti salienti di sei partite nella Premier League inglese. Davie ha ammesso che e’ stata una “giornata difficile” per l’emittente ma ha affermato che “stiamo lavorando molto duramente per risolvere la situazione”. “Il successo per me sara’ riportare Gary in onda e insieme stiamo offrendo al pubblico quella copertura sportiva di livello mondiale che, come ho detto, mi dispiace non siamo stati in grado di fornire oggi”, ha aggiunto sottolineando che “assolutamente” non si dimettera’. Ieri diversi consulenti di trasmissione di calcio, come gli ex nazionali inglesi Ian Wright e Alan Shearer, hanno deciso di dimettersi dai loro programmi in “solidarietà” con Lineker. Anche Alex Scott e Jermaine Jenas, due potenziali sostituti per Lineker, si sono rifiutati di prenderne il posto. Stesso destino per un altro programma sulla Premier League, Final Results, per il passo indietro del conduttore Jason Mohammad. La solidarietà si è estesa anche ai calciatori in attività: molti hanno fatto sapere che non avrebbero risposto alle domande della Bbc. Il governo si è smarcato: il primo ministro britannico Rishi Sunak ha detto di sperare che la lite tra Lineker e la Bbc sia risolta “in modo tempestivo”, ma ha aggiunto che non è una questione che riguarda il governo.