Sfax (Tunisia), 10 mar. (askanews) – Quattordici persone dall’Africa sub-sahariana sono annegate nel Mediterraneo, secondo quanto riferito dalle autorità tunisine, dove i migranti sub-sahariani sono oggetto di un’ondata di violenze dopo le frasi choc del presidente Kais Saied sulla volontà di qualcuno di voler “trasformare la Tunisia in un paese africano”.
Nelle immagini la città portuale di Sfax, da cui partono alcune imbarcazioni di migranti dirette in Europa, Italia compresa. Hamida Chaieb, avvocato e membro della Lega per i diritti umani tunisina:
“É vero che nelle ultime settimane un certo numero di migranti sono salpati dalla città di Sfax. Purtroppo oggi c’è stato il naufragio di un’imbarcazione con giovani migranti sub-sahariani a bordo”. “Quando i sub-sahariani vennero in Tunisia, questo era per via della situazione economica e sociale che pativano nel loro Paese. Il loro obiettivo principale è la traversata verso l’Europa. Come i nostri giovani che sognano una vita migliore”.
“Loro non vogliono farci partire – racconta questo migrante ivoriano – se è così – dice – fateci tornare in Italia. Non abbiamo né i nostri padri, né le nostre madri, se è così, fateci tornare (in Italia)”.