Milano, 10 mar. (askanews) – “È un risultato importante chesancisce due cose: la prima è che MSD è tornata nel cardiovascolare perché nel cardiovascolare oggi c’è la possibilità di continuare a fare innovazione. E poi proprio che questa molecola che è oggetto di uno studio di fase 2 ha dimostrato che è possibile raggiungere livelli target di colesterolo nel 90% dei pazienti. Si tratterebbe quindi di trasformare quella che oggi è già un’ipotesi di innovazione, però non orale, in un farmaco orale, quindi facilmente assumibile da tantissimi pazienti per un controllo regolare dei livelli di colesterolo”. Lo ha detto Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice delegata di MSD Italia, commentando i primi risultati di uno studio clinico di Fase 2b che valuta MK-0616, un inibitore orale sperimentale della proproteina convertasi
subtilisina/kexina di tipo 9 (PCSK9) indicato per gli adulti con ipercolesteromia.