Roma, 9 mar. (askanews) – Dal 2015 l’associazione Baobab Experience assiste migliaia di migranti in transito, a Roma ma anche alle frontiere dell’Italia del Nord e oltre. Andrea Costa, il presidente di questa rete di volontari, ricorda l’enfasi con cui l’Italia nel 2021 dopo la caduta di Kabul accolse alcuni degli afgani che collaboravano con le nostre forze nel paese, e guarda con preoccupazione agli eventi di Cutro.
“Quella barca poteva e doveva essere intercettata molto prima, indipendentemente dalle condizioni del tempo che avrebbero imposto a una qualunque capitaneria di porto di intervenire per aiutare qualsiasi natante che si trovasse in acqua. Fa impressione questa falsa coscienza dell’Europa e dell’Italia che da una parte denuncia i regimi da cui queste persone scappano ma poi non li aiuta ad arrivare” dice Costa.
“Buona parte dei morti erano afgani, erano persone perseguitate che avevano tutti i diritti di essere accolti. Credo sia una grossa macchia, una vergogna per l’Italia e per l’Europa averli fatti morire così” prosegue Costa. “Baobab parteciperà fisicamente oltre che aver aderito alla manifestazione nazionale di sabato per dire basta con queste stragi in mare. Si muore in mare, si muove sulla rotta balcanica e tutte le donne gli uomini e i bambini che abbiamo incontrato in questi anni hanno tutti più di una ragione per essere scappati. Come dice la poesia proprio di una migrante, “nessuno mette un figlio su una nave a meno che la nave non sia comunque più sicura della terra che lascia”.