Napoli, 8 mar. (askanews) – Riconoscere e rimuovere gli stereotipi e i pregiudizi radicati nella nostra cultura, contrastare le discriminazioni, promuovere un comportamento orientato all’equilibrio di genere e al rispetto e alla valorizzazione delle differenze come fattore di crescita. Sono questi gli obiettivi del ‘Manifesto Condiviso’, promosso dall’Ordine degli Psicologi della Campania e frutto del lavoro congiunto svolto in questi mesi con 40 referenti dei Comitati Pari opportunità degli altri Ordini professionali, regionali e provinciali.
“Il Comitato Pari opportunità e cura delle relazione dell’Ordine degli Psicologi della Campania ha effettuato un lavoro istruttorio, analizzando dati sia interni che esterni alla nostra comunità professionale, individuando una serie di aree di criticità. – ha evidenziato Liliana D’Acquisto vicepresidente dell’Ordine degli psicologi della Campania e coordinatrice del comitato Pari Opportunità – Abbiamo quindi avviato un percorso con oltre 40 referenti degli altri Ordini professionali regionali e provinciali e abbiamo deciso di impegnarci come Ordini sottoscrivendo un documento che impegna le comunità professionali su alcune tematiche da affrontare, come l’attenzione al linguaggio in particolari contesti, come quelli legati alla violenza di genere o un’analisi e degli interventi rispetto alle politiche riguardanti il lavoro e le opportunità di lavoro per le donne, che ancora oggi risultano svantaggiate rispetto agli uomini.
Gli Ordini che aderiscono si impegnano quindi a utilizzare un linguaggio rispettoso della dignità delle persone e della differenza di genere, in particolar modo quando si tratta di vittime di violenza; a promuovere buone prassi nei contesti organizzativi, volte a garantire parità di trattamento, di occupazione e sviluppo di carriere e retribuzione tra donne e uomini; a potenziare il welfare per la conciliazione dei tempi ‘Lavoro-Famiglia’, attraverso la promozione di modalità innovative, utili ed efficaci, al sostegno delle donne nella conciliazione delle dimensioni lavorativa, per esempio ludoteche e stanze di allattamento nei luoghi di lavoro.