Blitz di Ultima generazione in Vaticano, domani il processo – askanews.it

Blitz di Ultima generazione in Vaticano, domani il processo

Attivisti Ultima Generazione rischiano fino a 3 anni di pena
Mar 8, 2023

Roma, 8 mar. (askanews) – Guido ed Ester, i due cittadini aderenti a Ultima Generazione che questa estate incollarono le proprie mani al basamento della statua di Laocoonte presso i Musei Vaticani, sono stati chiamati a comparire davanti al giudice del Palazzo del Governatorato, nella Città del Vaticano giovedì prossimo, 9 marzo. Con loro è stata chiamata anche Laura, che era di supporto per produrre documentazione video e a cui è stato preso il cellulare da cui sono stati cancellati tutti i video prima della restituzione.

I reati di cui sono accusati Ester e Guido sono il presunto danneggiamento del basamento in marmo del gruppo scultoreo – lo stesso su cui sono incollati due QR Code per le audioguide – causato dall’uso di “adesivo sintetico particolarmente tenace e corrosivo”, più noto con il nome di Superattack.

A Guido e Laura viene imputata anche la mancata osservanza dell’ordine della gendarmeria di seguirli negli uffici. Rispetto alle prime ipotesi di reato la resistenza a pubblico ufficiale è stata eliminata dalle accuse in quanto del tutto inesistente e non potendosi considerare tale quella esclusivamente passiva messa in atto da Laura e Guido.

Guido ed Ester rischiano la reclusione da un mese a tre anni e una multa fino a 3.099 euro per chi “distrugge, disperde, guasta o in qualsiasi modo deteriora monumenti pubblici”; mentre Guido e Laura rischiano l’arresto fino a un mese o un’ammenda tra 21 e 310 euro previsto per “chiunque trasgredisce ad un ordine legalmente dato dall’Autorità competente”.

Erano le 10,30 del 18 agosto 2022 quando Guido ed Ester hanno incollato le proprie mani alla base della statua di Laocoonte all’interno dei Musei Vaticani ‘per lanciare l’allarme sull’emergenza climatica e sui rischi che comporta per l’umanità intera. Dopo pochi minuti dall’inizio dell’azione, l’intera sezione del museo è stata evacuata e alle persone presenti in supporto agli attivisti è stato sequestrato il cellulare, unico strumento capace di garantire che il processo si svolga in totale sicurezza’. (Segue)